Oggi 11 febbraio è la Giornata mondiale del Malato 2022

Salute e Benessere
©Ansa

La ricorrenza, arrivata quest'anno alla sua trentesima edizione, è stata voluta dalla Chiesa Cattolica per non dimenticare chi soffre e chi si prende cura dei malati

ascolta articolo

L'11 febbraio si celebra la Giornata mondiale del Malato, istituita nel 1992 per volontà di Giovanni Paolo II. La ricorrenza, arrivata quest'anno alla sua trentesima edizione, è stata voluta dalla Chiesa Cattolica per non dimenticare chi soffre e chi si prende cura dei malati. La data scelta per questo appuntamento non è casuale: viene celebrato l'11 febbraio, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes.

Papa: "Vicinanza è balsamo prezioso, sostiene chi soffre in malattia"

In un Tweet, papa Francesco, alla vigilia della Giornata Mondiale del Malato, ha invitato a prendersi cura dei malati. Appello che assume un significato ancor più importante in questo momento di pandemia che ancora non permette di poter essere fisicamente accanto ai pazienti ricoverati in ospedale. "La vicinanza è un balsamo prezioso, che dà sostegno e consolazione a chi soffre nella malattia. In quanto cristiani, viviamo la prossimità come espressione dell'amore di Gesù Cristo, il buon Samaritano, che con compassione si è fatto vicino ad ogni essere umano", ha scritto.   

Papa: "La malattia è un fenomeno globale come ci ha insegnato la pandemia"

In un videomessaggio inviato ai partecipanti al Webinar organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, sul tema "Giornata Mondiale del Malato: significato, obbiettivi e sfide", il Pontefice ha sottolineato che "questo tempo di pandemia ci sta insegnando ad avere uno sguardo sulla malattia come fenomeno globale e non solo individuale, e ci invita a riflettere su altri tipi di "patologie" che minacciano l'umanità e il mondo". "La Chiesa, seguendo Gesù, Buon Samaritano dell'umanità - ha aggiunto -, si è sempre prodigata verso coloro che soffrono, dedicando, in particolare, ai malati grandi risorse sia personali sia economiche". "Rivolgo un pensiero pieno di gratitudine a tutti coloro che nella vita e nel lavoro stanno ogni giorno vicino ai malati - ha aggiunto -. Ai familiari e agli amici, che assistono i loro cari con affetto e ne condividono gioie e speranze, dolori e angosce. Ai medici, alle infermiere e agli infermieri, ai farmacisti e a tutti gli operatori sanitari; come anche ai Cappellani ospedalieri, alle religiose e ai religiosi degli Istituti dedicati alla cura degli infermi e a tanti volontari, ce ne sono tanti di volontari". "A tutte queste persone assicuro il mio ricordo nella preghiera, perché il Signore doni loro la capacità di ascoltare i malati, di avere pazienza con loro, di prendersene cura in modo integrale, corpo, spirito e relazioni. E prego in modo particolare per tutti i malati, in ogni angolo del mondo, specialmente per coloro che sono più soli e non hanno accesso ai servizi sanitari", ha concluso.

Salute e benessere: Più letti