Covid, Ciciliano (Cts): "Contagi in calo e pandemia in regressione"

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Lo ha dichiarato Fabio Ciciliano, medico e componente del Comitato tecnico scientifico. "Dal punto di vista dei contagi il numero dei ricoveri scenderà nel prossimo futuro e il numero dei morti sarà l'ultimo a scendere e tra qualche tempo ci darà ragione del calo", ha aggiunto

 

L'andamento della pandemia di Covid-19, a fronte della diffusione della variante Omicron del coronavirus, e gli effetti della gestione italiana dell'epidemia. Sono alcuni dei temi affrontati da Fabio Ciciliano, medico e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), in un'intervista a "Radio Anch'io" su Rai Radio 1.
"I numeri sono sotto gli occhi di tutti, stanno scendendo. Dal punto di vista dei contagi il numero dei ricoveri scenderà nel prossimo futuro e il numero dei morti sarà l'ultimo a scendere e tra qualche tempo ci darà ragione del calo. L'Rt è sotto 1, siamo in una fase di regressione dell'epidemia e non espansiva", ha dichiarato, commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 in Italia.
In riferimento alle accuse di essere un Paese con una linea di severità, Ciciliano ha replicato che "la linea è stata decisa in ambito politico e sta dando i suoi risultati, siamo tra i Paesi con il più alto tasso di vaccinazione in Europa". (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Probabile fine stato emergenza il 31 marzo

Commentando poi la durata dello stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo, e l'ipotesi paventata dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che non sarà prorogato ulteriormente, Ciciliano ha riferito: "La decisione sul proseguire lo stato di emergenza è di carattere politico, io faccio il tecnico e da questo punto di vista posso esprimere solo un giudizio tecnico. Dopo due anni di pandemia i sistemi messi in campo per la gestione complessiva della pandemia possono essere ricondotti ad una gestione ordinaria".

"Nessuna discriminazione per gli studenti non vaccinati"

In riferimento alle scuole e alle regole attualmente in vigore, il componente del Comitato tecnico scientifico ha sottolineato che "non c'è discriminazione per gli studenti che hanno deciso di non vaccinarsi perché possono continuare a fruire delle attività didattiche in Dad riservando alla presenza chi è stato vaccinato o i guariti".

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