Covid, la mappa Ecdc conferma tutta l'Italia in rosso scuro

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Lo certifica il più recente aggiornamento della mappa dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc). Tutto il Paese, dunque, è rappresentato dal colore che indica il massimo rischio epidemiologico per il Covid-19, dopo che la scorsa settimana anche la Sardegna aveva abbandonato il colore rosso per passare a quello rosso scuro

Rosso scuro, il colore del massimo rischio epidemiologico per il Covid-19. E’ la colorazione che riguarda l'Italia, in base al più recente aggiornamento della mappa dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Tutto il Paese, dunque, risulta attualmente in questa condizione, dopo che la scorsa settimana anche la Sardegna aveva abbandonato il colore rosso per passare proprio a quello rosso scuro.

In Europa si amplia ancora la quota di aree in rosso scuro

Come riferiscono gli esperti dell’Ecdc, la mappa viene diffusa tenendo conto di tre fattori nello specifico: il tasso di positività, l’incidenza dei nuovi casi di persone positive ogni 100mila abitanti nelle ultime due settimane e la percentuale di tamponi eseguiti. I nuovi dati vengono elaborati ogni giovedì e l’analisi finale tiene conto, in maniera fedele, di quanto riferito dagli Stati membri dell'Ue al database del sistema di sorveglianza europeo (TESSy), entro le 23:59 di ogni martedì. In particolare, quando un’area è indicata in rosso significa che il tasso cumulativo di casi Covid a 14 giorni varia da 75 a 200 ed il tasso di positività al test per l'infezione è pari o superiore al 4%, oppure ancora se il tasso cumulativo dei casi a 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500. Un’area è indicata in rosso scuro, invece, se il tasso cumulativo dei casi di Covid-19 a 14 giorni è pari o superiore a 500. A livello europeo, tra l’altro, si allarga ulteriormente la quota di Paesi in rosso scuro. Secondo l’agenzia Ue corrono il massimo rischio epidemiologico tutta l'Europa Occidentale e Meridionale, con Scandinavia, Stati Baltici e gran parte dell'Europa Centro-Orientale coinvolte nella colorazione rosso scura. Si riducono, infine, rispetto a sette giorni fa le zone ancora in rosso in Paesi quali Romania, Ungheria e Polonia.

Von der Leyen: “L'Ue ha donato 1,6 mld di dosi, siamo gli unici”

Sempre considerando il continente europeo, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha confermato come “nel corso della crisi generata dal Covid, l'Unione Europea abia consegnato ai suoi cittadini 1,2 miliardi di dosi di vaccini”. Lo ha sottolineato intervenendo al WEF di Davosm e spiegando ancora che “l'Ue è stata l'unica regione del mondo che ha continuato a donare i vaccini: 1,6 miliardi di dosi prodotte in Ue sono state consegnate ad oltre 150 Paesi”. Von der Leyen, inoltre, ha ribadito che i vaccini ad mRNA sono stati sviluppati “da scienziati europei” e che i risultati raggiunti nel corso della pandemia mostrano come “le democrazie sianono efficienti ed efficaci nel rispondere ai bisogni dei cittadini”.

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