Lo indica il nuovo bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito alla settimana dal 3 al 9 gennaio
Nella prima settimana del 2022, dal 3 al 9 gennaio, è stato registrato un lieve calo del numero di casi di sindromi simil-influenzali in Italia, dovuto probabilmente alle chiusure delle scuole nel periodo delle festività natalizie. Lo ha segnalato il consueto bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nello specifico, i casi stimati e rapportati all’intera popolazione italiana nella settimana di riferimento, sono stati 306.000, per un totale di circa 3.015.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
I dati dell'ultimo bollettino
Il rapporto segnala che in Italia, nella prima settimana del 2022, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali
è risultata pari a 5,16 casi per mille assistiti, maggiore rispetto a
quella osservata in questa stessa settimana nella stagione 2019-20
(4,93). I più colpiti continuano ad essere i bambini al di sotto dei
cinque anni di età, in cui si osserva un’incidenza di sindromi
simil-influenzali pari a 8,6 casi per mille assistiti, in calo rispetto a
10,4 registrato nella precedente settimana. Nella fascia di età 5-14
anni l'incidenza scende invece a 5,07 e nella fascia 15-64 a 5,80. Il
valore più basso si riscontra tra gli individui di età pari o superiore a
65 anni, dove l'incidenza è pari a 2,77 casi per mille assistiti.
Influenza: in Molise l'incidenza più bassa d'Italia
Durante la settimana di riferimento, sono stati 782 i medici sentinella che hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti, esclusi quelli di due Regioni (Val d’Aosta e Calabria), che non hanno ancora attivato la sorveglianza. Tra le Regioni che invece hanno attivato la sorveglianza in 7 il livello di incidenza delle sindromi influenzali è sotto la soglia basale: PA di Bolzano, PA di Trento, Veneto, Friuli, Molise Basilicata e Sardegna. L'Iss però segnala che l'incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati. In particolare, il Molise si conferma essere la Regione con la più bassa incidenza: 0,70 per mille assistiti.