Lo indica il nuovo bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito alla 51esima settimana del 2021, dal 20 al 26 dicembre
Nella 51esima settimana del 2021, dal 20 al 26 dicembre, la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali in Italia è in lieve rialzo, rispetto alla settimana precedente, e sopra la soglia epidemica. L'aumento, seppur contenuto, del numero di casi riguarda soprattutto i soggetti tra i 15 e i 64 anni. Lo ha segnalato il consueto bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In particolare, i casi stimati di sindromi simil-influenzali rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati 289mila per un totale di circa 2.375.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
I dati emersi nell’ultimo bollettino
Il rapporto sottolinea che le sindromi simil-influenzali nella settimana in oggetto hanno fatto riscontrare un livello di incidenza pari a 4,88 casi per mille assistiti. I più colpiti continuano ad essere i bambini di età inferiore ai 5 anni in cui si osserva, dal 20 al 26 dicembre, un’incidenza pari a 13,1 casi per mille assistiti, in lieve calo rispetto a 14,1 registrato nella precedente settimana. Nella fascia di età 5-14 anni l'incidenza scende invece a 5,55 e nella fascia 15-64 a 4,89. Il valore più basso si riscontra tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, dove l'incidenza è pari a 2,50 casi per mille assistiti.
Influenza: in Molise l'incidenza più bassa d'Italia
Durante la cinquantunesima settimana del 2021, sono stati 801 i medici sentinella che hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti, esclusi quelli di due Regioni (Val d’Aosta e Calabria), che non hanno ancora attivato la sorveglianza. Tra le Regioni che invece hanno attivato la sorveglianza in 12 il livello di incidenza delle sindromi influenzali è sopra la soglia basale: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Sicilia, Sardegna. L'Iss segnala, inoltre, che l'incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
In particolare, l'incidenza più bassa si registra in Molise, dove sono stati segnalati solo 6 casi con un'incidenza pari a 0,55 per mille.