Omicron, contagi tra i bambini: il più grande ospedale di Israele apre reparto pediatrico

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A causa dell’aumento dei casi tra i più piccoli lo Sheba Medical Center, il più grande ospedale di Israele, ha deciso per l’apertura di un reparto pediatrico. “Purtroppo i contagi si stanno diffondendo così velocemente che mi aspetto che questo nuovo reparto si riempia entro 10-14 giorni, quindi dovremo aprirne un altro”, ha ipotizzato il direttore della struttura

La variante Omicron del virus Sars-Cov-2 sta contagiando sempre più bambini, tanto che lo Sheba Medical Center, il più grande ospedale di Israele, ha optato per l’apertura di un reparto pediatrico, dedicato solamente ai pazienti più piccoli. Moshe Ashkenazi, il direttore della struttura, ha spiegato che i sanitari si stanno preparando ad una nuova ondata di ricoveri che coinvolgeranno proprio questa fascia d’età. “La variante Omicron sembra essere meno virulenta rispetto ad altre mutazioni, ma la maggior possibilità di essere contagiati porterà diversi bambini ad essere ricoverati in ospedale”, ha riferito al “Times of Israel”. “Ci stiamo preparando a una guerra come nella prima ondata” ha poi aggiunto, paragonando i dati attuali dei contagi riferiti alla pandemia con quelli della prima ondata, verificatasi all'inizio del 2020.

"Reparto pieno in 10-14 giorni"

“Abbiamo un senso di deja vu rispetto alla prima ondata e ci stiamo preparando per una guerra, proprio come abbiamo fatto in quella circostanza”, ha confermato Ashkenazi alla stampa locale. “Purtroppo i contagi si stanno diffondendo così velocemente che mi aspetto che questo nuovo reparto si riempia entro 10-14 giorni, quindi dovremo aprirne un altro”, ha ipotizzato, descrivendo la situazione sanitaria nel Paese.

Il premier Bennett esclude il lockdown

Intanto, nonostante il diffondersi dei contagi, Israele ha deciso che manterrà la propria economia “aperta” durante questa quinta ondata del Covid, trainata proprio dalla variante Omicron. Lo ha riferito nelle scorse ore, durante una conferenza stampa, il premier Naftali Bennett, escludendo di fatto un possibile ricorso al lockdown. Sebbene, ha confermato lo stesso primo ministro, nelle prossime settimane il Paese registrerà milioni di infezioni da Omicron. “Il lockdown non funziona”, ha spiegato Bennett, anche in riferimento a quanto successo in altri Paesi. Il premier, in sostanza, ha ammesso la complessità della attuale situazione sanitaria ma ha negato che “il governo ne abbia perso il controllo”. Tra l’altro, il premier ha annunciato una serie di misure in risposta alla pandemia. Tra queste, aiuti economici per chi è costretto alla quarantena, attualmente ridotta da 10 a 7 giorni per gli asintomatici, la fornitura gratuita di tre test antigenici ai bambini in età scolare e l'acquisto di farmaci per combattere la malattia nelle sue fasi iniziali. “Grazie alla strategia adottata siamo riusciti a preparare Israele allo tsunami che ci sta colpendo”, ha sottolineato Bennett in conclusione.

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