Ricciardi a Sky TG24: "Misure governo necessarie, Omicron temibile"

Salute e Benessere

Il consigliere scientifico del ministro della Salute: "Dobbiamo evitare che i contagi arrivino a 100-120mila al giorno come successo nel Regno Unito". Omicron "molto contagiosa, ma meno letale". Il picco in Italia? "Non ancora raggiunto"

"Credo che le nuove misure siano sufficienti", così a Sky TG24 il consigliere scientifico del ministro della Salute, Walter Ricciardi (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Per l'esperto le decisioni del governo erano "necessarie", considerando anche che la variante Omicron è "temibile". "Dobbiamo evitare che i contagi arrivino, come successo nel Regno Unito, a 100-120mila al giorno", avverte.

"Vaccinazione fondamentale"

"Ci sono state due varianti, Delta e Omicron, che hanno una capacità riproduttiva - soprattutto Omicron - enorme", ricorda Ricciardi. "Omicron inoltre oltrepassa alcune resistenze". "La vaccinazione, anche quella con due dosi, è fondamentale, perché evita di andare in ospedale, evita conseguenze gravi ed evita di morire, però purtroppo non evita più in maniera assoluta l’infezione", sottolinea. "Quindi ci saranno due pandemie: la pandemia per i non vaccinati, che avranno conseguenze gravi dal punto di vista clinico, e la pandemia per i vaccinati, che potranno infettarsi con gli inconvenienti come dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi. La combinazione di entrambe provoca pressione sul servizio sanitario nazionale. Le vaccinazioni rimangono il presidio fondamentale, però in questa fase ci vuole anche il comportamento e le misure del governo sono state improntate proprio a cercare di far adottare comportamenti sani”. 

"Omicron sembra meno violenta"

Con Omicron, spiega ancora Ricciardi, “il booster di  vaccino protegge anche dall’infezione, anche se in maniera non totale ma sicuramente significativa, sia contro la malattia grave. Il ciclo di base con due dosi protegge fortemente dalla malattia grave ma non dall’infezione, per cui è necessario essere rafforzati nella protezione dalla dose di richiamo".  Proprio ieri, aggiunge, "è uscito uno studio che dice che Omicron sembra meno violenta dal punto di vista della manifestazione clinica, ma per dire la parola fine su questo dobbiamo aspettare. Ci muoviamo in un terreno dove ci sono comunque tanti vaccinati, quindi prima di dire che è meno violenta dovremmo vedere quali sono gli effetti sulle persone non vaccinate, che nei Paesi occidentali sono una minoranza ma importante”.

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"Su vaccini necessaria sospensione temporanea dei brevetti"

“L’accordo del G20 prevedeva di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro i primi sei mesi del 2022. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti, che significa produrre tante dosi di vaccino, sia per fare i richiami nei Paesi che hanno già fatto il ciclo vaccinale, sia per fare le prime dosi nei Paesi che sono ancora scoperti", ha ricordato poi l'esperto. "Per questo non c’è alternativa, bisogna fare una sospensione temporanea dei brevetti e favorire il trasferimento tecnologico per la produzione di miliardi di dosi di vaccino, proprio in quei Paesi come l’India, l’Indonesia, il Sudafrica, che sarebbero già in grado di farlo ma che non hanno abbastanza dosi di vaccino. Se non facciamo questo continueremo ad avere picchi epidemici alternati”. 

Obbligo vaccinale da prevedere per lavori a contatto con pubblico

Mentre sul tema dell'obbligo vaccinale in Italia, Ricciardi ha sottolineato: "Certamente ci sono alcune categorie, quelle a contatto con il pubblico, che con Omicron diventano vettori, se non vaccinati. Di fatto tutte le operazioni a contatto con il pubblico dovranno prevedere prima o poi l’obbligo vaccinale".

"Non è ancora il picco, a gennaio rialzo fortissimo dei casi"

E sul forte incremento dei contagi che si registra in questi giorni in Italia, Ricciardi avvisa: "Non è ancora il picco, a gennaio ci sarà un rialzo fortissimo dei casi". Nel nostro Paese è quindi "prevedibile un numero di casi simile a quello visto negli altri Paesi d'Europa".

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Prudenza a Natale

Per Ricciardi quello del Natale sarà un periodo in cui fare attenzione, con accorgimenti specifici da adottare soprattutto per le persone più a rischio. "Non facciamo grandi assembramenti, cenoni con 30-40 persone, ma con  un numero limitato di persone, di cui conosciamo lo status anche attraverso un tampone", aggiunge. "Rispettiamo le cautele per un periodo sereno e sicuramente diverso rispetto a quello dell’anno scorso", ricorda l'esperto.

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