
Covid, le differenze tra Natale 2020 e 2021: un anno fa l’Italia era tutta zona rossa
Lo scorso anno l’aumento dei contagi e la mancanza dei vaccini portò l’allora governo Conte a varare una serie di misure di contenimento drastiche. Nei giorni festivi tutte le regioni erano inserite di default nella fascia di rischio più alta. Ora invece gran parte del Paese passerà il 25 dicembre in zona bianca e solo alcuni territori saranno in giallo, con regole quindi molto diverse da un anno fa

A Natale 2020 l’aumento dei contagi e la pressione sugli ospedali, a causa della mancanza dei vaccini, portò il governo Conte a introdurre regole molto rigide per i giorni di festa. Quest’anno, nonostante la variante Omicron che spinge i contagi, la situazione sarà diversa: ecco le regole del Natale 2020 e quelle di quest’anno
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NATALE 2020 – Il 24, 25 e 26 dicembre 2020 l’Italia era tutta in zona rossa. Era vietato ogni spostamento tra Regioni, si poteva uscire solo per ragioni di lavoro, necessità e salute (e per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione) portando con sé con l’autocertificazione
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Nei giorni festivi dello scorso anno si potevano ricevere a casa massimo due persone oltre il nucleo convivente. Su tutto il territorio nazionale c’era il coprifuoco dalle 5 alle 22. Lo spostamento verso le abitazioni private era consentito una sola volta al giorno verso una sola abitazione nei limiti di due persone (oltre ai minori di anni 14 e alle persone disabili o non autosufficienti)
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Infine, a Natale 2020 tutti i bar, i ristoranti, gli esercizi commerciali non essenziali, i centri estetici erano chiusi. Erano aperti supermercati, negozi di beni alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie. Per bar e ristoranti era consentito la consegna a domicilio e dalle 5 alle 22 l’asporto
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NATALE 2021 – Oggi l’Italia si prepara a passare il Natale in una situazione ben diversa, a cominciare dal colore delle Regioni: sono sette i territori in zona gialla, gli altri in zona bianca. Il decreto Festività ha indicato le nuove misure per i giorni natalizi
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Dall’introduzione del super green pass, le regole tra zona bianca e zona gialla sono molto simili. A fare la differenza tra cosa si può fare e cosa no è il possesso della certificazione rafforzata che si ottiene da vaccinati o guariti. Per i non vaccinati, le restrizioni sono più dure

MASCHERINE - Il decreto festività ha introdotto l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca, oltre che al chiuso, come in zona gialla. Obbligo di Ffp2 in stadi e palazzetti, in cinema e teatri, sale da concerto, locali con musica dal vivo e anche sui mezzi di trasporto (lunga percorrenza e trasporto pubblico locale)

BAR E RISTORANTI – In zona bianca, bar e ristoranti sono aperti, ma solo chi è in possesso del super green pass può sedersi e consumare al chiuso. Per loro decade la regola di essere in massimo quattro persone al tavolo. Il certificato rafforzato è necessario anche al banco. Chi ha il green pass base (quello ottenuto col tampone) può sedersi solo fuori

CINEMA E STADI – In zona bianca e gialla restano aperti cinema, teatri e musei, sale da concerto. La capienza è al 100%, ma vi può accedere solo chi ha il super green pass. Stessa cosa per gli stadi e i palazzetti. In questo caso la capienza è al 75%, ma i biglietti restano accessibili solamente a chi è vaccinato o guarito

SPOSTAMENTI – In zona bianca e gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all'interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Non ci sono limiti orari alla circolazione, dato che il coprifuoco è stato abolito a giugno su tutto il territorio nazionale

PRANZO E CENA DI NATALE – A differenza dello scorso anno, il governo non ha introdotto indicazioni sul numero massimo di invitati a casa a Natale o Capodanno. Il ministro Roberto Speranza ha però raccomandato prudenza: "Arrivano giorni festivi, i giorni di Natale e Capodanno ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati. Massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento"