Il 18% degli ipertesi assume farmaci che alzano la pressione

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Lo ha segnalato, in riferimento alla popolazione americana, una ricerca condotta dagli esperti del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. Dallo studio è emerso che quasi il 20% delle persone ipertese assume altri medicinali, oltre a quelli per la pressione, che hanno come effetto collaterale quello di innalzare i livelli pressori

L’ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue. Interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, considerando solo la popolazione americana, quasi il 20% delle persone ipertese assume altri medicinali, oltre a quelli per la pressione, che hanno come effetto collaterale quello di innalzare i livelli pressori. Lo ha sottolineato un recente studio, condotto da ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista “Jama Internal Medicine”.

I dati emersi dalla ricerca

Nell’ambito dello studio è stato coinvolto un campione di 27.599 persone, la metà delle quali con ipertensione. In totale, il 14,9% dei pazienti ha assunto farmaci che potevano contribuire ad alzare la pressione, ma la stessa percentuale ha toccato il 18,5% fra gli ipertesi. I farmaci più utilizzati, tra quelli con un effetto deleterio sulla pressione, sono risultati essere gli antidepressivi (nell’8,7% dei casi) seguiti dagli antinfiammatori non steroidei (6,5%), dai corticosteroidi (1,9%) e, infine, dagli estrogeni (1,7%). Tra l’altro, è emerso come il consumo di almeno due di questi farmaci ha fatto aumentare del 49% le probabilità di non ottenere un controllo della pressione per chi ancora non era sottoposto ad una terapia. Nei pazienti già in cura, invece, è stato segnalato un più frequente uso di farmaci antipertensivi per far rientrare la pressione nei livelli ottimali, con una parte dei pazienti che, nonostante l'aumento dei farmaci ipertensivi, non è riuscito nell’intento di mantenere sotto controllo il livello della pressione.

L’importanza dello screening sui farmaci

Secondo i ricercatori americani, dunque, “molti farmaci noti per aumentare la pressione arteriosa hanno alternative terapeutiche senza questo effetto avverso”. E’ importante, hanno sottolineato ancora, che “i medici che si prendono cura dei pazienti con ipertensione eseguano regolarmente uno screening per i farmaci che possono causare un aumento della pressione”. Oltre a prendere in considerazione “la soppressione della prescrizione, la loro sostituzione con alternative terapeutiche più sicure e la riduzione al minimo della dose e della durata dell'uso quando le alternative non sono disponibili”, hanno riferito, lanciando un appello.

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