Covid, Iss-Kessler: il vaccino ha evitato 12mila morti fino a giugno

Salute e Benessere

Da un nuovo studio, che porta le firme di Brusaferro e Rezza, emerge anche che la campagna vaccinale ha compensato gli effetti negativi della diffusione della variante Delta

Un nuovo studio della Fondazione Bruno Kessler indica che in Italia la vaccinazione anti-Covid ha evitato, dall’avvio della campagna a fine giugno, 12mila morti. Questo risultato ha reso possibile la ripresa di circa la metà dei contatti sociali registrati nel periodo precedente alla pandemia. I dati indicano che senza i vaccini ciò sarebbe stato possibile solo per un terzo. Inoltre, dalla ricerca emerge che una copertura del 90% della popolazione (compresi i bambini dai cinque anni in su) consentirebbe un completo ritorno in sicurezza alla normalità. Lo studio, firmato anche da Silvio Brusaferro (presidente dell’Istituto Superiore di Sanità) e da Giovanni Rezza (direttore della prevenzione del ministero della Salute), è stato pubblicato sul sito preprint MedRXiv.

Verso il ritorno alla normalità

Lo studio sottolinea che “in ogni caso, l’aumento della copertura vaccinale consentirà ulteriori margini di riapertura della società anche in assenza di un vaccino pediatrico. Per svolgere la ricerca, gli esperti si sono basati sul livello stimato di contatti sociali, il numero di decessi e il potenziale di trasmissione con e senza il vaccino. "Abbiamo confrontato il livello stimato di contatti sociali, il numero di morti e il potenziale di trasmissione con quelli di uno scenario in cui si ottiene la stessa traiettoria epidemica in assenza di vaccinazione”, spiegano i ricercatori. “È stato valutato quindi l'impatto potenziale di diversi scenari di copertura vaccinale e diversi livelli di attività sociale sui dati di replicazione di Sars-Cov-2”, aggiungono.

I risultati ottenuti “possono supportare la definizione di obiettivi di vaccinazione per i Paesi che hanno già raggiunto un’ampia copertura della popolazione”.

 

La vaccinazione ha compensato gli effetti negativi della variante Delta

La Fondazione Bruno Kessler e l’Iss evidenziano che l’effetto negativo della diffusione della variante Delta è stato del tutto compensato dalla vaccinazione nei mesi di luglio e agosto 2021. “Tuttavia, la diffusione globale della variante Delta altamente trasmissibile ha probabilmente soppresso le possibilità residue di eliminazione di Sars-CoV-2 attraverso la sola immunità di gregge”, spiegano i ricercatori.

Un farmacista prende una fiala di Pfizer per praeparare le dosi da somministrare in una farmacia di Milano, 10 novembre 2021. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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