Covid, aumentano i ricoveri in Italia: chi sono le persone che entrano in ospedale. I DATI

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Se letti correttamente, i dati ribadiscono quanto la vaccinazione sia efficace e confermano che il rischio a cui sono esposti i vaccinati è molto più basso di quello dei non vaccinati

 

In Italia è in aumento il livello di occupazione dei posti letto ospedalieri per Covid-19, sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Ma i numeri sono molto diversi da quelli di un anno fa, quando la saturazione delle strutture ospedaliere era di tanto più alta: merito, concordano gli esperti, di vaccini e Green pass.
Ma chi sono le persone che oggi vengono ricoverate in ospedale per Covid-19? (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

L’effetto paradosso

Prima di analizzare più da vicino i numeri, va ribadita una premessa. Come sottolineato anche dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), quando le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura si verifica il cosiddetto "effetto paradosso" per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati, per via della progressiva diminuzione del numero di questi ultimi. Può apparire come una conseguenza controintuitiva, ma soltanto perché parte dalla premessa sbagliata di considerare i numeri assoluti, e non le percentuali. Se letti correttamente, i dati dei ricoveri ribadiscono quanto la vaccinazione sia efficace e confermano  che il rischio a cui sono esposti i vaccinati è molto più basso di quello dei non vaccinati.
Per esempio, i dati Iss dei ricoveri Covid in terapia intensiva tra gli over 60 segnalano che nel mese di ottobre sono stati ricoverati circa 190 soggetti non vaccinati (su 1,6 milioni di non vaccinati) e 126 persone che hanno completato il ciclo di immunizzazione (su 16,2 milioni). In termini assoluti, questi due dati potrebbero sembrare simili, ma non lo sono affatto se letti correttamente. La popolazione di non vaccinati è infatti circa 10 volte inferiore rispetto al numero di over 60 che ha completato il ciclo vaccinale. Ciò significa che il rischio di essere ricoverati con coronavirus è molto più alto tra i non vaccinati. Conclusione a cui si arriva anche analizzando i dati di altre fasce d'eta. Tra gli over 80, per esempio, dove la copertura vaccinale è superiore al 90%, si osserva che nel mese di ottobre il numero di vaccinati ricoverati in terapia intensiva (44 soggetti su 4,2 milioni) supera quello dei non vaccinati (16 su 0,2 milioni).
Anche in questo caso, considerando le percentuali, i rapporti si rovesciano ed è chiaro come il rischio a cui sono esposti i vaccinati sia molto più basso rispetto a quello dei non vaccinati.

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