Lo ha sottolineato un lavoro di ricerca condotto dagli studiosi dell'Istituto Mario Negri di Milano, in collaborazione con gli esperti di altri atenei internazionali. Si tratta di un disturbo a carico dell’orecchio che si manifesta con una percezione sonora principalmente a tonalità acuta, molto simile ad un fischio, ad un ronzio o ad uno scampanellio, pur in assenza di rumori esterni
L’acufene, noto anche come “tinnito”, è un disturbo a carico dell’orecchio che si manifesta con una percezione sonora principalmente a tonalità acuta, molto simile ad un fischio, ad un ronzio o ad uno scampanellio, anche se in assenza di rumori esterni. Riguarda circa 65 milioni di cittadini europei, una persona su sette, con il dato destinato ad aumentare “in modo significativo nel prossimo decennio” mentre, solo in Italia, ne soffrono più di 6 milioni di pazienti. Lo ha sottolineato una ricerca condotta dagli studiosi dell'Istituto Mario Negri di Milano, pubblicata sulla rivista “Lancet Regional Health Europe”.
Il campione preso in esame
Come spiegato dagli esperti, l'acufene è la percezione di un rumore, avvertito nelle orecchie o nella testa, in assenza però di uno stimolo acustico esterno. Nella sua forma più grave può influire in maniera decisiva sulla salute emotiva e sul benessere sociale di chi ne soffre. Questo studio, condotto dagli epidemiologi dell'Istituto milanese, Silvano Gallus e Alessandra Lugo, in collaborazione con esperti dell'Università britannica di Nottingham, dell'Università di Ratisbona, in Germania, e dell'Università-Watt, in Malesia, è stato il primo ad esaminare in modo preciso e rigoroso la prevalenza dell'acufene su un campione rappresentativo della popolazione adulta di 12 Stati membri dell'Ue, pari all'80% della popolazione dell'Unione più l'Inghilterra.
I dati emersi dalla ricerca
In particolare, attraverso questa ricerca, eseguita tra il 2017 e il 2018, sono stati reclutati più di 11mila adulti in Paesi quali Bulgaria, Inghilterra, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna. A tutti i partecipanti è stato sottoposto un questionario con domande relative proprio al disturbo dell’acufene. “Il 14% degli europei adulti ha riportato di aver sofferto di acufene per almeno 5 minuti durante gli ultimi 12 mesi”, ha sottolineato Gallus. “Inoltre, un acufene di grave entità è stato riscontrato nell'1,2% dei partecipanti. Questo vuol dire che solo in Italia più di 6 milioni di italiani soffrono di acufene, di cui più di 400mila in maniera severa”, ha aggiunto. Come raccontato da Lugo, invece, gli esperti sono riusciti a riscontrare come “la prevalenza dell'acufene aumenti significativamente con l'età e il peggioramento dell'udito, mentre risulti simile in ambo i sessi”, ha detto. Ad oggi, “non ci sono cure o farmaci approvati per trattare l'acufene, ma ci sono terapie disponibili per aiutare a convivere col sintomo. E alcune ultime ricerche sui farmaci stanno mostrando risultati promettenti”, ha poi concluso l’esperta.