G20, scattato il piano sanitario tra centri tamponi e nucleo Nbcr

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In occasione del vertice che si svolgerà a Roma, è già scattato un piano a livello sanitario, considerando anche la pandemia di coronavirus. Sono pronte postazioni di soccorso, ambulanze dedicate, tre centri di primo intervento, tre postazioni per i tamponi, una tenda per la decontaminazione e personale Nbcr, un gruppo specializzato dei vigili del fuoco chiamato ad intervenire in situazioni eccezionali. Previsto lo stato di allerta dell'intera rete ospedaliera della Capitale

In Italia, a Roma, il 30 ed il 31 ottobre. Quest’anno il vertice del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo, si svolgerà, per la prima volta dalla sua nascita (1999), nel nostro Paese, sotto la presidenza del premier Mario Draghi. Riunirà 20 Paesi che, tutti insieme, costituiscono il 60% della popolazione mondiale, il 75% del commercio globale e oltre l’80% del Pil internazionale. In vista dell’evento è già scattato un piano a livello sanitario, considerando anche la pandemia di coronavirus. Sono pronte, infatti, postazioni di soccorso, ambulanze dedicate, tre centri di primo intervento, tre postazioni per i tamponi, una tenda per la decontaminazione e personale Nbcr, un gruppo specializzato dei vigili del fuoco chiamato ad intervenire in situazioni eccezionali, ovvero quando sussiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose.

Tre centri-tampone

L'imponente piano sanitario per il G20 romano si svilupperà per le tre strutture coinvolte nell'evento, ovvero “La Nuvola”, l'Auditorium della Tecnica e il Palazzo dei congressi e prevede lo stato di allerta dell'intera rete ospedaliera della Capitale, con gli ospedali di riferimento individuati nel Policlinico Umberto I e nel Policlinico Gemelli e nei loro Dea (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) di II livello. Il piano, curato dall'Ares 118 e coordinato dal Prefetto di Roma, sarà in vigore fino al 1 novembre. “Tra le misure la realizzazione di postazioni di soccorso fisse e ambulanze dedicate, la predisposizione in prossimità de La Nuvola di mezzi e personale anche in assetto Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico) e una tenda da decontaminazione”, ha sottolineato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Inoltre, sono previsti tre centri-tampone presso La Nuvola ed il potenziamento generale della rete di emergenza sanitaria territoriale a Roma.

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La rete dedicata a eventuali casi Covid

In particolare, è stata organizzata una rete dedicata in caso di contagi Covid. E’ stato previsto, infatti, il trasporto protetto di eventuali positivi presso le strutture ricettive adeguatamente predisposte con allerta dei dipartimenti di prevenzione della Asl Roma 1-2-3 e dei Covid hotel. Ma non solo, perchè nelle giornate interessate dal G20 sono previsti anche impieghi straordinari di mezzi di soccorso, automediche, mezzi in biocontenimento e personale sanitario aggiuntivo. "Il tutto per consentire lo svolgimento in sicurezza dell'evento senza limitazioni nella gestione ordinaria dell'emergenza sanitaria”, ha riferito ancora D'Amato. Tra l’altro ciascuna delle tre strutture coinvolte nel vertice sarà dotata di servizi sanitari specifici e dedicati in modo da essere autosufficienti in caso di interventi di prima emergenza. E tutti avranno un punto di primo intervento con personale medico ed infermieristico, oltre a relative attrezzature per la stabilizzazione del paziente, mezzi di soccorso medicalizzati Ares 118 e ospedale militare Celio con un punto per effettuare i tamponi per il Covid.

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