Vaccini Covid, studio: conseguenze mRNA sono lievi e a esito favorevole

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Lo riporta un Expert Opinion della Società Italiana di Cardiologia. L'incidenza stimata di miocarditi e pericarditi potenzialmente associate alla vaccinazione mRNA contro il Covid-19 è di 1 caso per 100mila individui, ovvero oltre 10 volte inferiore rispetto a quella delle miocarditi non riconducibili ai vaccini

 

Le miocarditi e pericarditi potenzialmente associate alla vaccinazione mRNA contro il Covid-19, e in particolare ai preparati messi a punto da Pfizer-BioNTech e Moderna, sono eventi rari, con manifestazioni generalmente lievi e a esito favorevole. È quanto riporta un Expert Opinion della Società Italiana di Cardiologia, pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia e firmato da una quindicina di esperti, tra cui Gianfranco Sinagra del Centro Diagnosi e Trattamento Cardiomiopatie dell'Università di Trieste, Giuseppe Mercuro del dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell'Università di Cagliari, e Pasquale Perrone Filardi del dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate dell'Università di Napoli. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Incidenza: 1 caso per 100mila individui

Lo studio, in particolare, rivela che l'incidenza stimata di questi rari eventi avversi è di 1 caso per 100mila individui, ovvero oltre 10 volte inferiore rispetto a quella delle miocarditi non riconducibili ai vaccini (con incidenza di 10-20 casi per 100mila persone).
Gli esperti segnalano, inoltre, che, fermo restando la natura rara dell'evento, il tasso stimato sembra essere più elevato nelle persone con età inferiore ai 30 anni, che hanno completato la vaccinazione e di sesso maschile (40 per milione tra uomini e 4,2 tra donne). Tra gli over 30 anni, invece, i tassi si riducono a 2,4 per milione tra gli uomini e a 1,0 per milione tra le donne. "Il bilancio rischio/beneficio è nettamente a favore della vaccinazione contro il Covid: nei soggetti non vaccinati e con Sars-CoV-2 miocardite e pericardite sono nell'ordine di 11 casi rispetto ai 2,7 casi su 100mila. In particolare, occorre sorvegliare i maschi, di età inferiore a 30 anni che completano il ciclo vaccinale", spiegano gli esperti, sottolineando che lo studio propone per la prima volta "un inquadramento nosografico delle forme "post-vaccino" facilitandone l'identificazione e la costruzione di registri di ricerca e fornisce linee di comportamento nella vaccinazione ad mRNA in sottogruppi specifici della popolazione".
Nell'Expert Opinion, viene infine ribadito l'importante ruolo svolto dai vaccini nella lotta contro la pandemia di Covid-19, che in poco più di un anno ha causato 2,69 milioni di decessi e 122 milioni di contagi. I vaccini hanno infatti significativamente contribuito a ridurre i tassi di morbilità e mortalità.

The Acea anti-Covid-19 vaccination hub , Rome, Italy,15 maggio 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

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