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Gengive non sane, un problema per circa 20 milioni di italiani

Salute e Benessere
©Ansa

E’ uno dei dati emersi nel corso del Congresso Internazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), in corso a Rimini. E con la prevenzione, come hanno segnalato gli esperti, si potrebbero risparmiare ogni anno almeno 3,5 miliardi di euro, riducendo allo stesso tempo il rischio di gravi malattie sistemiche

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L'infiammazione delle gengive è un problema per circa 20 milioni di italiani e curarla, in tempo ed in maniera adeguata, potrebbe far risparmiare ogni anno almeno 3,5 miliardi di euro, riducendo allo stesso tempo il rischio di gravi malattie sistemiche. Sono alcuni dei temi emersi nel corso del Congresso Internazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), in corso a Rimini, fino al 25 settembre.

Cos’è la parodontite

In particolare, al centro delle analisi degli esperti, il tema legato alla parodontite, detta anche “periodontite” o “parodontopatia” che, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, è una malattia infettiva batterica che interessa i tessuti che hanno il compito di mantenere i denti ben saldi nella loro sede naturale, all'interno della bocca. Inizialmente, spiegano gli esperti, “viene attaccata la gengiva alla base dei denti stessi (gengivite) e successivamente sono interessati tessuti più profondi (legamento parodontale, osso alveolare) che vengono a loro volta danneggiati fino a procurare una progressiva mobilità degli elementi dentari con conseguente perdita degli stessi”. Durante tali fasi si possono manifestare alcuni disturbi tipici come il sanguinamento o il gonfiore diffuso delle gengive con formazione di piccoli ascessi localizzati o ancora mobilità e migrazione dei denti dalla loro sede. La parodontite da moderata a grave, è emerso dal Congresso SIdP, è ormai al quinto posto fra le malattie più frequenti nel mondo, con 3 milioni di italiani ad alto rischio di perdere uno o più denti per colpa della malattia.

I consigli per arginare il problema

Come prevenire la parodontite? Il controllo della placca, con una buona igiene orale e visite regolari dal dentista e dall'igienista dentale, rappresentano le regole principali e permettono di intervenire tempestivamente, riducendo i costi necessari per l’eventuale sostituzione dei denti persi. Ma, sottolineano gli esperti, il trattamento della parodontite può abbassare anche il rischio di peggioramento di gravi malattie quali l'aterosclerosi, il diabete e persino, come sottolineato da alcuni studi, del Covid-19. Sono 4, in definitiva, i consigli per arginare il problema: incrementare la prevenzione, la diagnosi e la gestione della parodontite, integrare ulteriormente l'odontoiatria e l'assistenza sanitaria generale, promuovere campagne di sanità pubblica e migliorare l'accesso alle cure.

L’appello degli esperti

Come sottolineato da Luca Landi, presidente SIdP, “la parodontite si può prevenire ma negli ultimi 25 anni, nonostante i progressi scientifici in termini di prevenzione e gestione clinica della malattia, presenta di fatto una prevalenza invariata”, ha detto. “Molti, infatti, vanno dal dentista solo in caso di problemi e urgenze limitando i controlli a causa dei costi”, ha poi aggiunto. L’ideale, secondo l’esperto, sarebbe che “eventuali problemi emergenti vengano affrontati mentre possono ancora essere risolti, perché le spese sono largamente inferiori per gestire una gengivite iniziale rispetto a una parodontite”. Ecco perché, dal Congresso, è arrivato l'appello a prevedere campagne di sanità pubblica anche in ambienti come le scuole e le strutture sanitarie. Obiettivo quello di sensibilizzare la maggior parte della popolazione, “inclusi i meno abbienti, spesso più colpiti dalla malattia proprio per la minore possibilità di accesso alla prevenzione”.

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