
Covid, cure domiciliari, farmaci antivirali e monoclonali: a che punto siamo
Studi scientifici dimostrano che gli antivirali specifici rappresenteranno la soluzione alla pandemia, insieme ai vaccini. Il punto

È ancora battaglia tra la scienza e i no-vax. Mentre chi è contrario al vaccino continua a sostenere che l’uso di questi farmaci sia pericoloso per la salute delle persone, studi scientifici dimostrano che gli antivirali specifici saranno la vera soluzione contro il Covid19 insieme ai vaccini
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Esistono in Italia farmaci che possono curare l’infezione da Covid19? Siamo in grado di curare il virus? Alcuni medicinali già noti si sono rivelati molto utili contro la malattia: antinfiammatori, cortisone, eparine (contro il rischio di tromboembolia). Ma non possono essere assunti a piacimento. È necessario infatti che ciò avvenga sotto stretto controllo medico
Covid, cambiano modalità d'uso degli anticorpi monoclonali: le novità
Alla fine dello scorso anno, a 12 mesi dalla ufficializzazione della Sars-CoV-2 arrivata dalla Cina (la data ufficiale è il 31 dicembre 2019) sono arrivati i primi vaccini. Ed è subito partita la campagna vaccinale. Poco dopo è stata la volta degli anticorpi monoclonali, ossia farmaci diretti specificamente contro il virus
Covid, Rappuoli: "Monoclonale italiano neutralizza tutte le varianti"
Il 6 febbraio 2021 l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato temporaneamente l’uso dei farmaci monoclonali prodotti da Eli Lilly e Regenero, con cui a ottobre 2020 era stato curato in via sperimentale l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, colpito da Covid-19. Nello specifico fu somministrato a Trump un mix di anticorpi monoclonali casirivimab-imdevimab ancora prima che la Food and Drug Administration lo autorizzasse in via emergenziale

Oggi come viene curata l’infezione da Covid19? Ci sono due linee di terapia: a casa o in ospedale. I numeri in Italia sono questi: i ricoverati con sintomi sono poco più di 4mila, quelli in terapia intensiva circa 560 e più o meno 125mila i casi lievi curati a domicilio

Le cure domiciliari vergono riservate ai pazienti che non richiedono ossigeno-terapia, che può essere somministrata solo in ospedale previo ricovero. A casa si possono monitorare i parametri vitali e le condizioni cliniche del paziente, misurare la saturazione di ossigeno e somministrare paracetamolo o antinfiammatori non steroidei (Fans)

Il ricovero presso una struttura è necessario qualora il paziente colpito da Covid-19 abbia contratto il virus che a sua volta ha provocato un grave malfunzionamento polmonare. In caso di ospedalizzazione o ricovero presso centri specializzati possono essere somministrati anticorpi monoclonali, cortisone ed eparina sotto stretto controllo medico

Gli esperti attendono con impazienza gli antivirali, così come accaduto per l’Hiv e le epatiti B e C: in grado di bloccare il virus, sarebbero a basso costo e di facile assunzione

L’Aifa nel tempo ha approvato diverse sperimentazioni per verificare l’efficacia di farmaci già in uso anche in presenza del Covid-19: stiamo parlando di tocilizumab, un anticorpo monoclonale che blocca la produzione di interleuchina-6, di idrossiclorochina, colchicina, azitromicina, ivermectina e della plasmaterapia, basata sul prelievo di anticorpi da pazienti convalescenti. Quest’ultima non ha dato però i risultati sperati. La sua efficacia non è soddisfacente

Gli anticorpi monoclonali vanno somministrati nelle prime fasi della malattia, per via endovenosa, e sono indicati in particolare per i pazienti a rischio di forme gravi (cardiopatici, diabetici, ipertesi, soggetti fragili in generale). Secondo l’ultimo report Aifa, i monoclonali sono stati somministrati in Italia a 8.434 pazienti. Nella maggior parte dei casi sono stati utilizzati i mix di Eli-Lilly e Regeneron/Roche

Il vantaggio di utilizzare un mix di farmaci è che in questo modo il virus viene colpito da più lati. Però c’è un problema non indifferente ed è la questione economica: una singola dose costa (per ora allo Stato) tra i mille e i 2 mila euro

Attualmente nel nostro Paese sono in corso 71 sperimentazioni, che tuttavia stanno andando a rilento per via dell’arrivo del vaccino e la diminuzione del numero dei contagi

Attualmente gli anticorpi monoclonali che hanno ricevuto il via libera dall’Aifa sono il mix bamlanivimab e etesevimab (Eli-Lilly), casirivimab e imdevimab (Regeneron/Roche) e sotrovimab di GlaxoSmithKline. Anche il bamlanivimab aveva ottenuto il via libera, salvo poi essere stato poi sospeso a maggio

Vari studi hanno dimostrato invece che alcuni farmaci non servono contro il Covid. È il caso di anti-Hiv, l’idrossiclorochina, la colchicina e l’ivermectina, che negli Stati Uniti ha intossicato vari pazienti che li hanno utilizzati senza consulto medico