Covid, un caso di variante Delta in Nuova Zelanda: scatta il lockdown

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Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, la premier neozelandese, Jacinda Ardern. Il nuovo caso è stato registrato ad Auckland, città che resterà in lockdown per sette giorni. Mentre l’intera nazione osserverà il blocco totale per un totale di tre

La Nuova Zelanda ha registrato, per la prima volta in sei mesi, un nuovo contagio da Covid-19 di origine locale, costringendo le autorità ad adottare misure per prevenire una possibile diffusione dell'epidemia. Il caso, riguardante un uomo di 58 anni le cui generalità non sono state diffuse, è probabilmente legato alla variante Delta ed ha costretto la premier neozelandese, Jacinda Ardern, ad annunciare proprio oggi, nel corso di un messaggio televisivo alla nazione, un lockdown nazionale della durata di tre giorni. Lo ha riportato, tra gli altri, anche l’agenzia Reuters.

La diffusione della variante Delta

Il ministro della Sanità locale, tra l’altro, ha precisato che la positività è stata registrata ad Auckland, una delle maggiori città del Paese e che l'origine del contagio non è ancora stata tracciata. Ma proprio Auckland e Coromandel, una città costiera dove avrebbe trascorso del tempo la persona poi risultata positiva al Covid-19, rimarranno in isolamento per sette giorni. “La cosa migliore che possiamo fare per uscirne il più rapidamente possibile è agire con rigore”, ha sottolineato Ardern in conferenza stampa. “Abbiamo visto cosa può succedere altrove se non riusciamo a controllare la situazione. Abbiamo solo una possibilità”, ha detto con fermezza, sottolineando come la diffusione della variante Delta, ad oggi, “cambi le regole del gioco”. Con questa decisione scuole, uffici e attività commerciali chiuderanno e saranno operativi solo i servizi essenziali.

L’ultimo caso locale a febbraio scorso

Era dal 28 febbraio che non si registrava un caso a livello locale in Nuova Zelanda. I cittadini, nel frattempo, hanno vissuto senza restrizioni, sebbene i confini internazionali siano rimasti in gran parte chiusi. Il Paese ha complessivamente segnalato circa 2.500 casi confermati di coronavirus, con 26 decessi correlati, su una popolazione di cinque milioni di abitanti. Ora però, la nuova stretta. Secondo le autorità sanitarie locali, infatti, “una risposta ferma e rapida è il modo migliore per fermare ogni possibile diffusione”, ha spiegato il ministero, invitando la popolazione alla calma e alla prudenza.

Terapia intensiva all'ospedale Maggiore di Bologna, 11 marzo 2021. ANSA/US Opi Bologna ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

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