Tumore al seno, dall’IA nuovi algoritmi per prevedere la sopravvivenza

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Grazie ad una ricerca dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iit), in uno studio pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”, gli studiosi hanno messo a punto una metodologia basata su nuovi algoritmi di intelligenza artificiale capaci di prevedere con “estrema precisione” la sopravvivenza di una paziente, colpita da tumore al seno, a 5 anni dall’asportazione del tessuto tumorale

Una metodologia basata su nuovi algoritmi di intelligenza artificiale capaci di prevedere con “estrema precisione” la sopravvivenza di una paziente, colpita da tumore al seno, a 5 anni dall’asportazione del tessuto tumorale. L’ha messa a punto una ricerca dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iit), in uno studio pubblicato sulla rivista “Scientific Reports”, in seguito a cui sono già state depositate le domande di brevetto.

I dati relativi al tumore al seno in Europa

Il tumore al seno, sottolinea un comunicato apparso sul sito del Cnr, rappresenta una tra le principali cause di decesso in tutta Europa. L’incidenza annua di nuovi casi nel continente, considerando il 2019, è stata di 92,9 per 100mila donne, con il tasso di mortalità annuo di 23,1 su 100mila pazienti. Come riferito dagli esperti, per una paziente a cui sia stato diagnosticato un tumore al seno e che abbia subìto l’asportazione chirurgica del tessuto tumorale, è “necessario decidere un percorso di cura post-operatorio che prevenga la recidiva della malattia tumorale e la formazione di metastasi”. Da qui il progetto del Cnr, che si basa sull’utilizzo di una particolare lista di geni marcatori e di un metodo computazionale per analizzarli, abile nell’avanzare una previsione di sopravvivenza, a 5 anni dall’asportazione del tessuto tumorale, “in dipendenza del percorso terapeutico scelto”.

Il metodo di lavoro

Per arrivare a proporre il metodo, i ricercatori hanno lavorato sulle analisi effettuate partendo da un database di sequenze genetiche di esami di biopsie, relative ad un gruppo di 2000 pazienti, grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale. Ne è emersa, hanno riportato gli esperti, “una capacità predittiva superiore a quella dei metodi attualmente in uso”. Secondo Marco Pellegrini, dirigente di ricerca del Cnr-Iit, “l’invenzione metodologica ha seguito due direttrici”. Da una parte gli studiosi hanno “attinto al sequenziamento genetico e a biomarcatori di campioni di tessuto asportato”, mentre dall’altra, invece, i dati sono stati inserit ed analizzati questi attraverso un “predittore”, ovvero, ha confermato l’esperto, “uno strumento di intelligenza artificiale basato su un nuovo algoritmo. Ciò ha consentito di raggiungere un’accuratezza di predizione dell’80% ed in alcuni casi del 90%”, ha detto. Secondo i ricercatori, grazie a questo progetto, sarà possibile adesso “fornire un importante contributo alle decisioni cliniche sulla terapia per il tumore al seno e la possibilità di personalizzare la cura con più alte probabilità di sopravvivenza”.

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