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Grazie all’IA di Google ottenuto “ritratto” di tutte le proteine umane

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha reso possibile uno studio, gestito dal sistema di intelligenza artificiale AlphaFold, sviluppato dall'azienda britannica DeepMind di Google. I risultati hanno permesso di prevedere la struttura 3D delle 20.000 proteine espresse dal genoma umano, oltre a quelle di altri 20 organismi, tra cui il topo e il parassita della malaria. Si tratta, hanno detto gli esperti, di uno degli “insiemi di dati più importanti dalla mappatura del genoma umano”

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Uno degli “insiemi di dati più importanti dalla mappatura del genoma umano”, reso liberamente accessibile agli scienziati di tutto il mondo, con l’obiettivo di accelerare la ricerca nel campo delle scienze della vita e di sviluppare nuovi farmaci, cercando anche di sfruttare al massimo le risorse del pianeta. Si tratta del più completo ed accurato “ritratto” delle proteine del corpo umano. A metterlo a punto ci ha pensato il sistema di intelligenza artificiale AlphaFold, sviluppato dall'azienda britannica DeepMind di Google, abile a prevedere la struttura 3D delle 20.000 proteine espresse dal genoma umano. Senza dimenticare quelle di altri 20 organismi, tra cui il topo e il parassita della malaria, fondamentali per la ricerca scientifica. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista “Nature”, sono inseriti in un database grazie anche alla collaborazione con gli esperti del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL).

L’apertura verso nuove strade per la ricerca

Si tratta, come confermato proprio dal vicedirettore generale dell'EMBL, Ewan Birney, di uno snodo particolarmente importante sin della mappatura del genoma umano. “Rendere le predizioni AlphaFold accessibili alla comunità scientifica internazionale apre moltissime nuove strade di ricerca, dalle malattie trascurate ai nuovi enzimi per la biotecnologia e molto altro. Si tratta di un nuovo grande strumento scientifico, che integra le tecnologie esistenti, e ci permetterà di allargare i confini della nostra comprensione del mondo”, ha sottolineato l’esperto.

La specificità dello studio

Ma in cosa consiste la particolarità di questo progetto? In particolare, il database ottenuto potrà amplificare di molto le conoscenze già acquisite sino ad oggi, anche in virtù del fatto che è stato più che raddoppiato il numero di strutture proteiche umane predette con estrema precisione. In passato, la ricerca scientifica era stata in grado, come confermato dai ricercatori, di determinare la posizione esatta del 17% degli amminoacidi che formano le proteine umane. Questo il risultato raggiunto dopo decenni di anni tra studi ed esperimenti di laboratorio particolarmente complessi. Ora, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, si è potuto nel giro di alcuni mesi prevedere con un discreto margine di certezza la posizione del 58% degli amminoacidi. Nello specifico, il 35,7% è stato localizzato con un altissimo grado di confidenza, hanno spiegato ancora gli studiosi. In sostanza, il doppio di quanto era stato ottenuto a livello sperimentale.

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