Bianchi: obiettivo presenza a scuola. Chiederemo a Cts precisazione su rientro con vaccini

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Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, a margine dell'European Summer Camp a Roma. "Io insisto nel dire che dobbiamo tornare in presenza e stiamo tutti lavorando a questo obiettivo", ha aggiunto

"Chiederemo una precisazione al Cts che ha dato un parere sul ritorno a scuola senza considerare le vaccinazioni: dato che le vaccinazioni stanno andando avanti noi chiederemo che formuli anche questa ipotesi". Queste le parole, sul rientro a scuola il prossimo anno scolastico, del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, a margine dell'European Summer Camp a Roma. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Bianchi: "Obiettivo la presenza a scuola, lavoro per questo"

"Io insisto nel dire che dobbiamo tornare in presenza e stiamo tutti lavorando per tornare in presenza", ha aggiunto il ministro dell'Istruzione, per poi sottolineare che "il commissario Figliuolo sta lavorando a marce forzate per poter vaccinare tutti". "Noi abbiamo come obiettivo la presenza e dall'altra parte il fatto che siano tutti vaccinati", ha aggiunto, commentando le ultime dichiarazioni del commissario all'emergenza Covid Francesco Figliuolo sui 215mila prof non ancora vaccinati.

Bianchi: "Non anni perduti, torneremo a vedere stelle"

"Molti dicono questi sono anni perduti, non c'è una bella primavera se non c'è un inverno, fate crescere i semi di questo paese, pensate al paese nuovo. Insieme torneremo a rivedere le stelle", ha poi dichiarato il ministro dell'Istruzione Bianchi, rivolgendosi agli studenti. "Le polemiche sugli strumenti sono inutili: usiamo tutti gli strumenti della nostra epoca, non abbiamo paura della tecnologia, sappiamo usarla. Si esce non solo dalla pandemia sanitaria ma dall'individualismo tornando all'abbraccio, la scuola deve essere dell'abbraccio, deve essere affettuosa. Bisogna superare lo schema classe, le scuole sono luoghi dell'apprendimento e della socializzazione, dell'affetto: usciamo dalle gabbie del '900, della scuola organizzata come un piccolo esercito; l'eguaglianza è l'uguale diritto di essere diversi, se stessi. Voglio che l'anno prossimo sia tutto così. I ragazzi stanno bene con i ragazzi, stanno bene a scuola, facendo dei lavori insieme; l'anno prossimo deve essere l'anno costituente della scuola, tutti a lavorare per rinforzare la nostra scuola", ha aggiunto.

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