Emicrania, un traguardo per l’Italia: è nella top ten per la ricerca

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Lo ha certificato un lavoro di revisione, condotto dagli studiosi della Lanzhou University, in Cina, che ha analizzato un totale di 6.357 pubblicazioni, tra cui 5.203 articoli e 1.154 recensioni, facenti riferimento al decennio 2010-2019. Dopo gli Stati Uniti, in questa speciale classifica, c’è proprio il nostro Paese

Una particolare classifica all’interno della quale l'Italia risulta seconda, dietro solamente agli Stati Uniti. Si tratta della top ten di Paesi e istituzioni maggiormente coinvolte in studi importanti sull'emicrania, nel decennio 2010-2019. A stabilirlo è stata una ricerca, nello specifico un lavoro di revisione, coordinata dagli studiosi della Lanzhou University, in Cina, e pubblicata sulla rivista “Annals of Palliative Medicine”.

Gli studi esaminati

Il lavoro di revisione dei ricercatori cinesi, nello specifico, si è basato sull’analisi di un totale di 6.357 pubblicazioni, tra cui 5.203 articoli e 1.154 recensioni. Ne è emerso come gli Stati Uniti, con 2.151 studi totali e con l'Albert Einstein College of Medicine che da solo ne ha prodotti ben 220, abbiano contribuito con il maggior numero di pubblicazioni sul tema dell’emicrania, seguiti proprio dall'Italia, con 942.

Cos’è l’emicrania

L’emicrania, come spiega anche l’Istituto Superiore di Sanità, è la forma di mal di testa più comune. Si presenta con un dolore acuto o pulsante che di solito comincia nella parte anteriore o su un lato della testa. L'attacco può salire di intensità, estendersi alla regione frontale, coinvolgendo la fronte e le tempie. Si tratta di “una patologia molto diffusa e invalidante che colpisce il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne”.  Rappresenta una malattia di grande interesse nell’ambito della Medicina di Genere (MdG), un approccio biomedico finalizzato a “prevenire, diagnosticare e curare tutte le malattie comuni ai due sessi e che spesso incidono diversamente su uomo e donna”. L’emicrania, segnalano ancora gli esperti, ha un forte impatto sia sulla qualità della vita che sui costi diretti e indiretti sostenuti dalla società e viene ormai considerata “un importante problema di salute pubblica”.

Un ricercatore italiano nella top ten

Un altro primato emerso dal lavoro di revisione degli esperti della Lanzhou University, riguarda il professor Paolo Martelletti, risultato tra i primi dieci ricercatori a livello mondiale ad essere impegnato su questo tema. Il professore, infatti, è stato collocato al decimo posto nell'elenco degli studiosi a livello globale, dopo aver lavorato a pubblicazioni che hanno prodotto numerose citazioni su giornali scientifici. Martelletti è direttore del Centro regionale per le cefalee dell'ospedale Sant'Andrea di Roma, che collabora con l’Università La Sapienza, a sua volta segnalata al decimo posto nella classifica degli atenei. “Questi dati testimoniano che in Italia si fa ricerca di altissimo livello. La scuola italiana è seconda per produzione scientifica dopo gli Usa. Vi è nel nostro Paese una grande cultura sullo studio delle cefalee che porta questi risultati”, ha commentato Martelletti. Un ultimo riconoscimento per il nostro Paese riguarda una rivista fondata in Italia oltre 20 anni fa, il “Journal of Headache And Pain”, creata e diretta proprio dal professor Martelletti, risultata al vertice mondiale di tutte le riviste che si occupano di emicrania.

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