Robot umanoidi: strumento utile per intrattenimento e assistenza degli anziani. Lo studio

Salute e Benessere
Mishra et al.

A indicarlo i risultati di un nuovo esperimento condotto dall'Università tecnologica Nayang a Singapore, in una casa di riposo. Gli anziani hanno particolarmente gradito la compagnia del robot "socievole" Nadine

I robot umanoidi possono essere un importante strumento per l'intrattenimento e l'assistenza degli anziani. A indicarlo sono i risultati di un nuovo esperimento condotto dall'Università tecnologica Nayang a Singapore, nella casa di riposo Bright Hill Evergreen Nursing Home. Protagonista del test il robot Nadine messo a punto del team di ricerca, che ha intrattenuto 29 residenti ultra 60enni della struttura giocando a Bingo con loro. Dall'esperimento, descritto sul portale Arxiv, in attesa della pubblicazione su una rivista scientifica, è emerso che gli anziani preferivano essere intrattenuti nel gioco dal robot Nadine, rispetto alle persone. 

L'esperimento nel dettaglio

Dalle sembianze umane, Nadine appartiene a una nuova generazione di automi "socievoli", in grado di "parlare" recitando un testo scritto e di diventare triste o felice in base alle parole che scambia con i suoi interlocutori. “Robot umanoidi sempre più evoluti, come in questo caso, si stanno dimostrando un’ottima soluzione per integrare gli attuali servizi di assistenza, supporto e monitoraggio per anziani o persone con deficit motori o cognitivi”, ha commentato Filippo Cavallo, dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Firenze.
Nel corso dell'esperimento nella casa di riposo, il robot Nadine si occupava di chiamare i numeri e risolvere eventuali richieste dei partecipanti. La sessione di gioco è stata ripetuta e filmata anche quando a guidare le attività c’erano invece gli umani. Studiando le espressioni facciali e i gesti dei partecipanti, il team di ricerca ha valutato il livello di attenzione degli anziani e diversi parametri utili a definirne il coinvolgimento.
Dallo studio è emerso che gli anziani preferivano il robot Nadine. “È una nuova conferma dei grandissimi progressi fatti non solo nell’imitazione delle capacità umane, come il linguaggio o la voce, ma anche di tutti gli aspetti legati alla comunicazione non verbale”, ha commentato Cavallo.
“Non sono giocattoli, ma potenti strumenti di cura. È però fondamentale che non vengano utilizzati per sopperire a mancanze di personale o di contatti sociali”, ha concluso.

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