Covid, verbali task force: per esperti a inizio febbraio 2020 il virus non era in Italia

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È quanto emerge dai resoconti della task force coronavirus relativi al periodo 22 gennaio-21 febbraio 2020, pubblicati sul sito del ministero della Salute

A inizio febbraio 2020, gli esperti ritenevano che l'infezione da Sars-Cov-2 fosse circoscritta alla Cina e che non ci fosse circolazione del virus in Italia e in Europa. È quanto emerge dai resoconti della task force coronavirus pubblicati sul sito del ministero della Salute, ottemperando alla sentenza del Tar del Lazio, che aveva accolto il ricorso del deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami, a cui era stato negato l'accesso agli atti. I verbali sono relativi alle riunioni effettuate nel periodo 22 gennaio 2020-21 febbraio 2020: da quando non si parlava ancora di pandemia al giorno in cui venne reso noto il ricovero del "paziente uno" di Codogno. Proprio in quelle settimane caotiche in cui il Covid, per la maggior parte dei Paesi del mondo (esclusa la Cina) sembrava ancora essere un "nemico" lontano. In particolare, i documenti indicano che nella riunione del 6 febbraio 2020, l'Istituto superiore di sanità segnalava che "non c'è trasmissione del virus prima della comparsa dei sintomi" e suggeriva di predisporre "un piano per implementare i posti di terapia intensiva nell'eventualità che ci fosse un'epidemia nel nostro Paese". (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Covid, verbali task force: "Aggiornare il Piano Pandemico"

Stando a quanto riportato dai resoconti della task-force coronavirus, inoltre, la necessità di aggiornare il piano pandemico nazionale messo a punto nella pandemia di influenza del 2009 è emersa per la prima volta in una riunione tenutasi il 15 febbraio 2020. A evidenziare il problema era stato Francesco Paolo Maraglino, del dipartimento Prevenzione del ministero. "Il dottor Maraglino - si legge nel verbale della riunione - evidenzia la necessità di procedere ad un aggiornamento del Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale, risalente al 2009".

Task force istituita a gennaio 2020

Come viene indicato nel verbale della seduta del 21 gennaio, la task force ministeriale, era stata istituita con il compito di "coordinare ogni iniziativa relativa al Coronavirus 2019-nCoV", tramite riunioni quotidiane. Operativa in modo permanente era composta dalla direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei Nas, dall'Iss, dall'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, dall'Aifa, dall'Agenas e dal consigliere diplomatico.

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