AstraZeneca, Palù (Aifa) a Sky TG24: "Su seconda dose nessuna controindicazione"

Salute e Benessere

Il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco sulla raccomandazione dell'utilizzo del preparato alle persone con più di 60 anni di età da parte del ministero: "Decisione sofferta, ma unanime. Si è tenuta in considerazione la fiducia degli italiani". E sulla campagna: "In arrivo 17 milioni di Pfizer e 7-10 milioni di J&J, sufficienti per raggiungere l'obiettivo delle 500mila somministrazioni al giorno"

 "L’Ema ha chiamato l’Agenzia del farmaco inglese ed AstraZeneca. E’ stata fatta una review dei 79 casi di trombosi e nessuno si è verificato nella seconda vaccinazione. Ricordo che circa 20 milioni di inglesi sono stati vaccinati con AstraZeneca. Per la seconda dose non c’è al momento alcuna controindicazione". Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), dopo la raccomandazione del ministero della Salute sull'utilizzo del vaccino AstraZeneca agli over 60. "Si è tenuta in considerazione la fiducia degli italiani - ha aggiunto Palù - è stata una decisione dibattuta, sofferta, ma unanime da parte di tutti i consiglieri scientifici che il ministro Speranza aveva raccolto attorno a sè"  (COVID, ,AGGIORNAMENTI - SPECIALE).

"Aifa non ha modificato autorizzazione per tutte le età"

“L’Aifa - ha spiegato Palù - ha autorizzato e non ha modificato autorizzazione per tutte le età. L’Italia sulla base dei dati del Prac (comitato di farmacovigilanza) dell’Ema ha deciso di fare questa raccomandazione preferenziale, è un suggerimento, si è suggerita la fascia d’età in cui non ci sono rischi”. Ma ha precisato Palù che anche i non over 60 sono "liberi di farlo, firmando il consenso informato".

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"In arrivo 17 milioni di dosi Pfizer e tra i 7 e i 10 milioni di J&J"

Secondo Palù, la raccomandazione sull'utilizzo di AstraZeneca non dovrebbe influire più di tanto sull'andamento della campagna in Italia. "Nel secondo trimestre - ha fatto sapere il presidente dell'Aifa - sono in arrivo 17 milioni di Pfizer, 7-10 milioni di J&J a fine aprile, Moderna arriverà in una dose più bassa e CureVax arriverà un po’ più in là, quindi abbiamo a disposizione dosi per arrivare la copertura prevista di 500mila vaccinati al giorno”. Il raggiungimento di questa soglia, ha spiegato ancora Palù, “dipenderà anche dagli arrivi dei prossimi giorni e dall’organizzazione, che però ha preso una marcia molto attiva. Siamo arrivati a 250mila vaccinazioni al giorno, quando saremo a 500mila potremmo arrivare alle coperture che ci ha assicurato il generale Figliuolo e che ci mettono in sicurezza".

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"Tutti i vaccini saranno seguiti e studiati come AstraZeneca"

"Questi eventi così rari non potevano essere messi in evidenza negli studi validativi, che nella fase 3 impiegano 10-20-30mila persone, proprio per la loro rarità. Solo la vaccinazione di massa può metterli in evidenza. Ciò non avviene solo per i vaccini ma per tutti i farmaci. Tutti i vaccini – ha aggiunto il presidente dell'Aifa - saranno seguiti come avvenuto per AstraZeneca o Pfizer. Società scientifiche, in particolare quella di thrombosis and haemostasis, italiane e europee, stanno cercando di capire qual è il meccanismo patogenetico".

Giornata del vaccino antinfluenzale per il personale dell'Ospedale San Giovanni, Roma, 7 ottobre 2020.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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