Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità, criticando il ritmo delle vaccinazioni anti-Covid nei Paesi europei. "Il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento" e "sta prolungando la pandemia", ha dichiarato il direttore dell'Oms per l'Europa, Hans Kluge
L'attuale impennata dei casi di coronavirus in Europa è "la più preoccupante" da diversi mesi. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), criticando il ritmo delle vaccinazioni anti-Covid nei Paesi europei: "È di una lentezza "inaccettabile". "I vaccini rappresentano il nostro modo migliore per uscire da questa pandemia. Non solo funzionano, ma sono anche molto efficaci nel prevenire le infezioni. Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento" e "sta prolungando la pandemia", ha dichiarato in una nota il direttore dell'Oms per l'Europa, Hans Kluge.
Kluge: "Dobbiamo accelerare le vaccinazioni"
"Vorrei essere chiaro: dobbiamo accelerare il processo" di vaccinazione "aumentando la produzione, riducendo gli ostacoli alla somministrazione dei vaccini e utilizzando ogni singola fiala che abbiamo in magazzino, ora", ha poi aggiunto Kluge. "E fintanto che la copertura rimane bassa, dobbiamo applicare le stesse misure sanitarie e sociali che abbiamo applicato in passato, per compensare i ritardi nei programmi". Nella nota, l'Organizzazione mondiale della sanità precisa che, stando ai dati aggiornati al 31 marzo, solo il 10% della popolazione europea ha ricevuto una dose di vaccino e solamente il 4% ha completato il ciclo di vaccinazione. "Il rischio che la vaccinazione in corso fornisca un falso senso di sicurezza alle autorità e al pubblico è considerevole e questo comporta un pericolo", ha spiegato Kluge, invitando la popolazione a continuare ad osservare le norme anticontagio.
Nuovi casi in aumento in ogni fascia di età tranne negli over 80
Nella nota, l'Organizzazione mondiale della Sanità alza l'allerta sull'attuale impennata dei casi positivi al coronavirus in Europa, che riguarda tutte le fasce di età tranne gli over 80. "È solo in questa popolazione più vulnerabile che abbiamo assistito a un costante calo dei casi e una percentuale decrescente di morti per Covid-19 dall'inizio del 2021. Dato che riflette i primi segni dell'impatto della vaccinazione", precisa l'Oms. Preoccupa in particolare la variante inglese che ora è predominante nei Paesi europei. "Poiché questa variante è più trasmissibile e può aumentare il rischio di ospedalizzazione, ha un maggiore impatto sulla salute pubblica e sono necessarie ulteriori azioni per controllarlo", avverte l'Oms.