Covid, Orlando a Sky TG24: "Inidoneità per sanitari che non si vaccinano"

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24 il ministro del Lavoro Andrea Orlando. "Dobbiamo prevedere una serie di obblighi per chi ha delle precise funzioni soprattutto nell'ambito sanitario", ha aggiunto

"Dobbiamo prevedere una serie di obblighi per chi ha delle precise funzioni soprattutto nell'ambito sanitario: è allo studio una norma che tiene conto delle funzioni che ognuno svolge e prevede la possibilità di inidoneità per chi non si vaccina, con tanto di conseguenze per questa inidoneità sopravvenuta". Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, intervenendo a "Start", su Sky TG24. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA). "L'obiettivo che ci siamo dati è che i sanitari non vaccinati non entrino in contatto con le persone fragili. Dobbiamo infatti evitare che i soggetti fragili negli ospedali vengano a contatto con personale sanitario potenzialmente infetto, quando avrebbero gli strumenti per evitarlo, come i vaccini", ha spiegato Orlando.

 

Orlando: "Vanno prese tutte le misure per ostacolare contagio"

 

Commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia, il ministro ha anche evidenziato come il contagio proceda con "velocità", anche a causa delle varianti del virus. “Abbiamo un virus che viaggia alla velocità superiore al 40% di quello che abbiamo conosciuto nei mesi scorsi e tutte le misure che evitano di aumentare la velocità del contagio vanno assunte”, ha precisato il ministro del Lavoro.

Vaccini nelle aziende, Orlando: "Siamo a un buon punto"

Quanto, invece, all'obbligo di immunizzazione nelle aziende, il ministro del Lavoro ha dichiarato che si è "a buon punto", dopo il confronto con le parti sociali.
Vi sarà la necessità di "un approfondimento di carattere tecnico. Il 6 aprile avremo un passaggio definitivo, nel quale definiremo i requisiti minimi per individuare i luoghi nei quali si può procedere alla vaccinazione, e le modalità con le quali le imprese possono aderire alla campagna di vaccinazione". Per "la prima settimana di aprile", dunque, "potremo avere un riferimento nazionale che ci dirà come si possono realizzare i vaccini nei luoghi di lavoro", ha aggiunto Orlando.

 

Reddito di cittadinanza, Orlando: "Essenziale ma va rivisto"

 

Il ministro del lavoro ha poi parlato del Reddito di cittadinanza, riconoscendo la sua essenzialità soprattutto in questo anno di emergenza sanitaria, ma sottolineando l'esigenza di una sua revisione.
“Voglio dire con chiarezza che il Reddito di cittadinanza va rivisto, va ripensato e va integrato meglio con le politiche attive del lavoro, ma va anche riconosciuto che è stato uno strumento potentissimo di lotta alla povertà assoluta che purtroppo durante la pandemia è cresciuta. La manutenzione che dobbiamo fare parte dal presupposto che è uno strumento che in questi mesi è stato assolutamente essenziale”, ha dichiarato Orlando. Sulla riforma ammortizzatori, ha poi spiegato: “Stiamo lavorando alacremente, abbiamo diviso in quattro la materia: la prima parte che riguardava le procedure è chiusa, abbiamo raggiunto un accordo con le parti sociali, adesso stiamo lavorando sulla parte che riguarda la definizione del perimetro”. “Credo che nell’arco della prossima settimana riconvocheremo le parti sociali per fare una proposta su questo tema, poi procederemo sulle modalità di gestione e la quantificazione e la distribuzione dei costi. Credo che abbiamo un'occasione storica anche perché diventa un passaggio essenziale”, ha aggiunto.

Amazon, Orlando: "Convocherò l'azienda e le parti sociali"

Nel corso dell'intervista, il ministro del Lavoro, a seguito dello sciopero dei dipendenti del colosso dell'e-commerce Amazon, in Italia, ha fatto sapere che intende "convocare" azienda e parti sociali per l'avvio di un confronto. Il dialogo, ha osservato, dovrà riguardare anche l'introduzione di "nuovi diritti" per gli occupati della società. Quello di Amazon è "un ambito in cui si debbono far dei passi in avanti, per costruire delle relazioni industriali normali" da qui la scelta di voler convocare l'azienda ed i sindacati, ha precisato Orlando. Secondo il ministro occorre, infatti, "costruire un percorso di dialogo" che "porti a dei risultati, laddove, fino a qui, non son venuti", oppure "non sono stati ritenuti sufficienti". Il meccanismo della contrattazione potrà consentire di trovare "nuovi strumenti, nuovi diritti ad anche una modalità di confronto con le parti sociali più avanzata", ha concluso Orlando.

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