Covid, Miozzo lascia il Cts: lavorerà a fianco del ministro Bianchi

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Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al ministro della Salute, Roberto Speranza e al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, Agostino Miozzo ha deciso di lasciare il suo ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. Il nuovo incarico a fianco del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi

Dopo una decisione presa d’intesa con Palazzo Chigi e con il ministro della Salute, Roberto Speranza, Agostino Miozzo ha deciso di lasciare il ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), organo che sta lavorando sulla consulenza e sul supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell'emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del coronavirus. Miozzo, come riporta anche il “Corriere della Sera”, ha inviato una lettera di dimissioni al presidente del Consiglio, Mario Draghi, comunicando la sua decisione di lavorare a fianco del ministro della Pubblica istruzione, Patrizio Bianchi, per dedicarsi ai problemi della scuola.

Cts: le prossime decisioni

Miozzo, che è stato per anni ai vertici della Protezione civile, potrebbe essere sostituito al coordinamento del Cts da Fabio Ciciliano, l’attuale segretario. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, contestualmente, dovrebbe confermare in seno al Comitato tecnico Scientifico anche la presenza dei vertici dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dell’Inail, così come dei rappresentanti delle Regioni e ribadire il ruolo del Cts a fianco di quello della Protezione civile, così che ci sia un coordinamento per gli interventi sulla campagna vaccinale e su tutte le altre deleghe affidate al capo della stessa, Fabrizio Curcio.

Un nuovo ruolo al ministero dell’Istruzione

Nel congedarsi dal suo ruolo, come detto, Miozzo ha inviato una lettera a Mario Draghi, al ministro Speranza e allo stesso Curcio, spiegando come nelle ultime settimane si sia verificata la “decisa accelerazione e riorganizzazione della campagna vaccinale imposta dal nuovo commissario per la gestione dell’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo supportato dal Capo dipartimento della Protezione Civile, Curcio, che ha, finalmente, riportato il sistema nazionale di Protezione civile alle sue originali competenze ed al ruolo della struttura istituzionalmente preposta al coordinamento della gestione delle crisi”. Miozzo, poi, sottolineando come “nel tempo sono state progressivamente modificate le competenze ed il ruolo originale”, ha quindi puntato l’attenzione sulla possibilità di una “sostanziale rivisitazione del suo mandato” e per questo ha spiegato di considerare che anche il suo incarico di coordinatore “possa ritenersi compiuto”. Tra i prossimi obiettivi di Miozzo, dunque, come ribadito anche da coordinatore del Cts, ci sarà quello di lavorare per mettere a punto un programma che consenta, non appena la curva epidemica lo consentirà, di riportare gli studenti in presenza nelle classi.

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