Covid Veneto, Zaia: "Trovata anche variante brasiliana nel Padovano"

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La Regione, come annunciato dal governatore Luca Zaia, allargherà la platea del vaccino AstraZeneca ai cittadini dai 65 anni in giù

 

C'è anche la variante brasiliana, riscontrata nel Padovano, tra quelle sequenziate in Veneto. Lo ha riferito il presidente della Regione, Luca Zaia, nella consueta diretta Facebook con il bollettino odierno, facendo il punto sulla situazione coronavirus nel Veneto. "Noi andiamo avanti con le sequenziazioni ma la situazione epidemiologica è in calo da 50 giorni. Sono comunque singoli campioni e non cluster", ha poi aggiunto Zaia.

Vaccini, Zaia: "In Veneto allargheremo AstraZeneca a 65 anni"

 

Nel corso della conferenza, Zaia ha annunciato che il Veneto allargherà la platea del vaccino AstraZeneca ai cittadini dai 65 anni in giù. "Il target aumenta e c'è già uno studio che afferma che con la seconda dose AstraZeneca dà l'85% di risposta anticorpale. Quindi siamo nell'ambito di un vaccino che funziona", ha precisato il presidente della Regione, Luca Zaia.

 

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Zaia ha annunciato già da alcuni giorni di essere alla ricerca di forniture parallele di dosi di vaccino anti-Covid per accelerare la campagna vaccinale in Veneto.
Sull'acquisto di vaccini "abbiamo la collaborazione dei colleghi di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Marche", ha ribadito il governatore del Veneto nel corso della diretta Facebook odierna. "Non è un problema di avere vaccini più buoni - ha poi aggiunto - ma l'unico fattore è il tempo. Se riusciamo a vaccinare tutte le aziende e tutti i cittadini, in 3-4 mesi partiamo prima di chi sta ad attendere i vaccini. Se ci sono questi canali, e se sarà confermato che non è acqua distillata, l'Italia deve assolutamente accelerare, e fare come gli altri Paesi che acquistano sul libero mercato".

 

Vaccini, Zaia: "Arcuri? L'interlocutore è la "ragione sociale""

 

Commentando l'ipotesi sulla sostituzione del Commissario ai vaccini e alla ricaduta sugli eventuali acquisti in autonomia delle dosi, Zaia ha dichiarato: "Il destino di Arcuri? Il nostro interlocutore non è la singola persona, ma è la "ragione sociale", una struttura o un ufficio che validerà le nostre offerte". "Lo stiamo dicendo dal primo giorno - ha poi ribadito Zaia - che lo facciamo nell'interesse generale, e invece c'è qualcuno che vuol far credere che siamo i "tontoloni" con l'anello al naso. Poi magari teniamo su l'Italia".

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