Lo ha sottolineato un sondaggio curato dagli esperti dell’Institute Global Health Innovation dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con YouGov, che ha preso in esame 15 diversi Paesi nel mondo. La fiducia nei confronti dei sieri contro il coronavirus è passata dal 41% di novembre 2020 al 54% di gennaio 2021
Aumenta nel mondo la fiducia nei confronti dei vaccini anti-Covid. A sottolinearlo, un sondaggio curato dagli esperti dell’Institute Global Health Innovation dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con YouGov, che ha preso in esame 15 diversi Paesi, proprio a livello globale. E da cui è emerso come tale fiducia sia passata dal 41% di novembre 2020 al 54% di gennaio 2021. (Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI - Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate)
La classifica dei Paesi fiduciosi
Il mondo, in sostanza, si sente maggiormente fiducioso, oggi e rispetto ad alcuni mesi fa, pensando ai sieri sviluppati contro il nuovo coronavirus. Tra le popolazioni maggiormente fiduciose, spiccano i britannici, mentre i giapponesi sono risultati i più diffidenti. In quasi tutti i Paesi monitorati dal sondaggio, comunque, la tendenza è quella di una maggiore apertura. Il primato, come detto, va al Regno Unito, arrivato al 70% di consenso, era al 41% solo lo scorso novembre, a cui segue la Danimarca, passata dal 40% al 59% e quindi i Paesi Bassi, la cui percentuale è oscillata dal 28% al 50%. L’Italia, in questa particolare classifica, si attesta al sesto posto: assolutamente d’accordo a farsi vaccinare il prima possibile è il 44% degli intervistati oggi, a novembre era il 31%. La Francia, invece, risulta come fanalino di coda della classifica, seppure la più malfidente, tra i Paesi in cui la fiducia è aumentata, dato che ha visto comunque raddoppiare l’indice di gradimento, passato dal 15 al 30%.
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Le nazioni meno ottimiste
Non solo fiducia, però, dato che il sondaggio ha fatto emergere come esistano Paesi che hanno cambiato idea sul tema vaccini, ma in peggio. Si tratta dell’Australia, della Corea del Sud, di Singapore e del Giappone dove solo il 16%, secondo la ricerca, è disposto e contento di ricevere subito la propria dose di siero contro il coronavirus.
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La preoccupazione sugli effetti collaterali
Tra i risultati analizzati dagli esperti, ecco poi un altro dato non trascurabile. A livello globale, infatti, è diminuita di qualche punto percentuale anche la preoccupazione delle persone rispetto agli effetti collaterali dei vaccini stessi. Si è passati dal 54% di novembre 2020 al 47% di oggi.