Vaccino Covid, l’Ema ha avviato i contatti preliminari con Sinovac

Salute e Benessere

L’azienda cinese, produttrice di un candidato vaccino anti-Covid, ha ricevuto la consulenza scientifica dell’ente regolatore, come documentato sul sito dell’agenzia

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato i contatti di fase preliminare con l’azienda cinese Sinovac Biotech, produttrice di un candidato vaccino anti-Covid. Quest’ultima ha ricevuto la consulenza scientifica dell’Ema, come documentato sul sito dell’agenzia. Si tratta di una procedura in cui l’ente regolatore risponde a degli specifici quesiti posti dal produttore del farmaco e relativi allo sviluppo di una particolare medicina. Attraverso la consulenza scientifica (“scientific advice”), l’Ema non effettua una valutazione anticipata dei risultati degli studi e non conclude in alcun modo se i benefici del farmaco superano i rischi. L’ente regolatore, inoltre, precisa che tale consulenza non è legalmente vincolante per  l’agenza o per lo sviluppatore del farmaco in riferimento a eventuali future domande di autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale in questione.

L’aumento della produzione del vaccino si Sinovac

Nel corso di una recente intervista con Xinhua News Agency, Yin Weidong, l’amministratore delegato di Sinovac Biotech, ha dichiarato che l’azienda sta aumentando la produzione mondiale del vaccino inattivato anti-Covid CoronaVac per assicurarne la fornitura a livello mondiale. “Sinovac ha ricevuto diversi ordini per il vaccino da Brasile, Indonesia, Turchia, Cile e altri Paesi. L’azienda sta facendo ogni sforzo possibile per ampliare la capacità di produzione. Speriamo che il vaccino protegga sempre più persone in tutto il mondo”, ha spiegato Yin. Stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato, il vaccino sviluppato da Sinovac è già stato autorizzato alla somministrazione di emergenza in diversi Paesi, tra cui Cina, Indonesia, Brasile e Cile. Per soddisfare tutte le richieste, l’azienda farmaceutica cinese ha costruito una seconda linea produttiva, che entrerà in funzione a febbraio, aumentando la propria capacità di produzione annua a un miliardo di dosi.

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Le esportazioni negli altri Paesi

Yin ha anche spiegato che Sinovac esporterà una serie di semilavorati per la vaccinazione in alcuni Paesi e aiuterà a costruire linee di riempimento e confezionamento a livello locale nelle nazioni importatrici per migliorare la capacità produttiva e l’efficienza. “Sulla base di una produzione annua di un miliardo di dosi, continueremo a espandere la nostra capacità produttiva. Stiamo affrontando una serie di incertezze legate alla pandemia di coronavirus e alla domanda di vaccini, a cui non si potrà rispondere con il tradizionale modello imprenditoriale basato su domanda e offerta: i vaccini sono beni pubblici e dobbiamo assumerci la nostra responsabilità sociale”, ha concluso l’amministratore delegato.

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