Origine del Covid, da giovedì in Cina un team di esperti dell’Oms

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L’indagine del team, composto da 10 esperti di differenti nazionalità, dovrebbe durare dalle cinque alle sei settimane e passare da Wuhan, dove proprio l’11 gennaio 2020 era stata annunciata la prima vittima per Covid e la prima città al mondo ad essere messa in quarantena

Un team di esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sarà presente in Cina a partire da giovedì 14 gennaio, al fine di indagare sull’origine del coronavirus. Lo ha riferito la Commissione sanitaria nazionale di Pechino, ad un anno esatto dalla notizia del primo decesso in Cina a causa del Covid-19.

Un team internazionale di 10 esperti

La stessa Commissione sanitaria nazionale ha fatto sapere, in una nota, che il team internazionale dell’Oms sarà composto da 10 esperti che "condurranno ricerche congiunte in cooperazione sulle origini del Covid-19 insieme agli scienziati cinesi". La missione sarà composta da scienziati di differenti nazionalità (Danimarca, Regno Unito, Paesi Bassi, Australia, Russia, Vietnam, Germania, Stati Uniti, Qatar e Giappone) riconosciuti nei loro Paesi e nei vari settori di competenza. Dovrebbero recarsi a Wuhan, dove proprio l’11 gennaio 2020 era stata annunciata la prima vittima per Covid e la prima città al mondo ad essere messa in quarantena, il 23 gennaio 2020. L’indagine e la ricerca degli esperti dovrebbero durare dalle cinque alle sei settimane.

Gli accordi sull’indagine

Questa missione, spiegano fonti di agenzia, era stata già a lungo pianificata, tanto da essere attesa a metà della scorsa settimana, ma da Pechino, a sorpresa, non era arrivato il via libera definitivo, nonostante alcuni esperti dell’Oms fossero in viaggio o addirittura erano già sbarcati in Cina, tanto che il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si era espresso in maniera abbastanza critica, dicendosi "molto deluso" per l'evoluzione degli eventi. In risposta, il ministero degli Esteri locale aveva riferito che i ritardi dell'operazione non erano "solo una questione di visti". I colloqui, aveva segnalato la portavoce Hua Chunying, stavano continuando "sulla data specifica e sull'organizzazione specifica della visita del gruppo di esperti". La questione della ricerca dell'origine del coronavirus "è incredibilmente complicata", aveva sottolineato Hua, spiegando che "per garantire che il lavoro del team di esperti internazionali in Cina si svolga senza intoppi, dobbiamo eseguire le procedure necessarie e prendere accordi pertinenti". Sabato scorso, il numero due della Commissione sanitaria nazionale, Zeng Yixin, aveva poi ribadito la piena collaborazione di Pechino, garantendo la disponibilità ad ospitare il team di esperti dell’Oms, dicendo nel corso di una conferenza stampa che le parti stavano definendo gli ultimi dettagli per l’inizio della missione e precisando di aver avuto "ben quattro incontri" sul tema, attraverso colloqui avvenuti in collegamento video.

Gli ultimi dati provenienti dalla Cina

Intanto la Cina, proprio ieri, ha fatto registrare 103 nuovi casi di Covid-19, segnalando una crescita a tre cifre per la prima volta, dopo oltre cinque mesi. In base ai dati della Commissione sanitaria nazionale, 85 sono le infezioni trasmesse localmente, di cui 82 nella provincia di Hebei, alle porte di Pechino, dove sono state ulteriormente implementate le misure di prevenzione.

Vaccine day dedicated to Health Transport Volunteers at the ophthalmic hospital, in Turin, Italy, 10 January 2021. Italy fights with the second wave of pandemic of the SARS-CoV-2 coronavirus which causes the Covid-19 disease.
ANSA/TINO ROMANO

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