Come funziona un vaccino anti-Covid? È adatto a tutte le età e categorie? Quali sono gli effetti collaterali? Entro il 2021 ci saranno le dosi per tutti? A queste ed altre domande ha dato risposta l’immunologa Antonella Viola, intervenendo a Sky TG24
Professoressa ordinaria di Patologia generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e dal 2018 a capo della Direzione Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – Fondazione Città della Speranza di Padova, Antonella Viola è intervenuta su Sky TG24 per affrontare alcuni temi legati all’attuale pandemia di coronavirus. Parlando, in particolare, di vaccini, tra cui quelli prodotti da Moderna e Pfizer, e del piano nazionale per la vaccinazione anti-Sars-CoV-2.
Come funziona un vaccino?
Quando prendiamo un’infezione sviluppiamo una cosa negativa ed una positiva: la prima è la malattia, la seconda la stimolazione del sistema immunitario che genera una protezione che durerà nel tempo ed impedirà di ammalarci una seconda volta. Quando facciamo un vaccino eliminiamo la parte negativa, ma stimoliamo il sistema immunitario alla protezione: ci evita la malattia ma ci dà la protezione.
Come è stato possibile scoprire un vaccino in 10 mesi?
La tecnologia è molto rapida, è stata già studiata e si stava già portando avanti nell’ambito dell’immunoterapia dei tumori. Poi ci sono stati grandissimi investimenti e questo ha accelerato il processo. Inoltre, siamo nel mezzo di una pandemia ed i tempi sono estremamente più rapidi perché ci sono più persone che si ammalano permettendo di raggiungere così un dato statistico significativo. Infine, è stato portato avanti un processo molto rapido, a livello burocratico: tutti i documenti, tutti i risultati, venivano analizzati subito e di volta in volta. In tutto ciò, non c’è stato alcun compromesso in termini di sicurezza.
La velocità mette a rischio la sicurezza?
No, il processo di valutazione resta sempre molto serrato, molto serio e rigoroso.
È un vaccino per tutte le età?
Questo vaccino è approvato dai 16 anni in su, quindi al momento tutti i ragazzi sotto i 16 anni non lo possono fare.
È sconsigliabile per qualche categoria?
È sicuramente sconsigliato per le donne in gravidanza, perché non è stato utilizzato in questa categoria, così come a causa delle reazioni fortemente allergiche che si sono avute in pochi soggetti, è sconsigliato in chi ha avuto in passato delle reazioni di anafilassi (reazioni molto gravi di allergie a farmaci). Per tutto il resto vanno aspettate indicazioni un po’ più precise.
Quali sono gli effetti collaterali?
Durante la fase 3 della sperimentazione non si sono riportati effetti gravi, i più comuni sono stati febbre anche sopra i 38 gradi, nel 16% circa delle persone a seguito della seconda inoculazione, e poi stanchezza mal di testa, dolori a livello muscolari. Tutti effetti comunque lievi e temporanei. Quando si è passati al vaccino su un numero grande di persone, si è scoperto che nei soggetti con una storia di forti allergie è possibile che ci sia una reazione.
La protezione scatta subito?
Scatta nel giro di alcuni giorni, perché il sistema immunitario si deve mettere in moto e deve cominciare a produrre anticorpi, quindi non siamo protetti immediatamente, ci vogliono intorno ai 7 giorni per cominciare ad avere una buona protezione di anticorpi. Poi è necessaria una seconda vaccinazione per risvegliare ed attivare bene il nostro sistema immunitario: a quel punto la protezione è forte.
Quanto dura la protezione?
Questo ancora non si sa, perché non c’è stato tempo per osservare, per un tempo sufficiente, le persone che erano state vaccinate durante la sperimentazione. Questi dati verranno aggiornati di volta in volta: speriamo che duri almeno un anno.
Chi ha avuto il Covid, dovrà vaccinarsi?
Sicuramente sì, perché il Covid non dà una protezione a lungo termine, in quanto sappiamo che gli anticorpi nel giro di 3/5 mesi scompaiono e, sebbene pochi, ci sono casi di seconda infezione.
Protegge solo dalla malattia o anche dal contagio?
Per quanto riguarda il vaccino di Moderna, sappiamo che ci sono dati che indicano che protegga anche dal contagio, mentre Pfizer non ha fatto questo tipo di analisi durante la sperimentazione. Però i dati di quest’ultima sono molti simili a quelli di Moderna. Penso che proteggerà anche dal contagio, però non possiamo esserne certi finchè non abbiamo i dati.
Funziona con la "variante inglese" del virus?
Molto probabilmente sì, ma non posso confermarlo al 100% in questo momento. È altamente improbabile che questa variante renda il vaccino inefficace. In questo momento Moderna e Pfizer stanno verificando proprio questo. Stanno verificando l'efficacia del vaccino anche nei confronti di questa variante.
Sarà obbligatorio? Quanto costa?
No non sarà obbligatorio e sarà gratuito.
Chi potrà vaccinarsi per primo?
I primi saranno i sanitari. Poi saranno vaccinate le persone che lavorano nelle Rsa, sia i dipendenti che gli ospiti, e poi si procederà in base all'anzianità. Insieme, poi, bisognerà cominciare a vaccinare anche le persone che sono a maggior rischio di sviluppare la malattia. Ci vorrà però del tempo prima di arrivare alle fasce di età più basse.
Dove potremo fare il vaccino?
In questo momento in cui le dosi sono poche e sono destinate agli ospedalieri si faranno negli ospedali. Poi saranno installati dei centri specifici. Per chi non potrà muoversi ci saranno delle unità mobili che porteranno a destinazione il vaccino.
Ci si può vaccinare privatamente e a pagamento?
No, in questo momento questo non si può fare. Le dosi sono gestite dal Governo, dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero.
Tutti i vaccini richiederanno una seconda dose?
Per il momento gli unici vaccini approvati sono Pfizer e Moderna e entrambi hanno bisogno del richiamo.
Entro il 2021 ci saranno le dosi per tutti?
In questo momento non possiamo scommettere su questo.
Dipende molto da come va con AstraZeneca e con Johnson & Johnson. Bisogna vedere quanto ci mettono per ottenere l'approvazione, sperando vada "tutto liscio". Se dovessero rimanere soltanto questi due vaccini (Moderna e Pfizer), cosa che non credo accadrà non avremo abbastanza dosi. Abbiamo bisogno del rinforzo di ancora almeno un paio di vaccini per poter arrivare a coprire le esigenze di tutta quanta la popolazione. Probabilmente si arriverà al 2022.
Si potrà scegliere il vaccino a cui essere sottoposti?
In questo momento non si pone questo problema perché ne abbiamo soltanto uno.
Però in futuro non saremo noi a scegliere quale vaccino utilizzare. Questa scelta sarà gestita a livello nazionale. Però se a un certo punto dovessimo averne due o tre sarebbe ovviamente molto utile sceglierli sulla base dell'efficacia in quella fascia d'età. Sarà un processo in evoluzione che si porterà a termine con la seconda o terza generazione di vaccini.
Con quale percentuale di vaccinati si raggiungerà l'immunità di gregge?
L'immunità di gregge si raggiunge per questa malattia con una percentuale compresa tra il 60% e il 70% della popolazione immune. Questa immunità deve essere data da un vaccino che dura nel tempo. Perché se l'immunità data dal vaccino non durasse, questo sarebbe un problema. Il punto critico sarà che se noi non abbiamo una disponibilità di molte dosi in tempi rapidi e se il processo di vaccinazione dovesse prendere molto tempo e d'altro canto se l'immunità non durasse tanto, rischiamo di non riuscire ad arrivare mai a questo 60-70%. È per questo che è importante avere subito più vaccini a disposizione per vaccinare rapidamente la popolazione.
Come risponderanno gli italiani
Io credo che una gran parte degli italiani si farà vaccinare, soprattutto le categorie più a rischio. Poi d'altro canto avremo una fetta di popolazione che invece è restia e che non si fida. Purtroppo questo non riguarda soltanto Covid-19, ma riguarda diversi tipi di vaccini. Se questa fetta fosse importante, questo potrebbe creare dei seri problemi. Io mi auguro che non sarà così e che la maggior parte delle persone sceglierà di vaccinarsi, non solo per proteggere se stessi, ma anche per permettere a tutta la comunità di tornare a una vita normale. In questo momento se non siamo tutti protetti non possiamo uscire dalla situazione in cui siamo.
Secondo lei è giusto scientificamente dire che il vaccino Pfizer è un vaccino ogm?
No assolutamente. Il vaccino Pfizer non ha nulla di ogm. Non c'è nessuna interazione tra il vaccino e il nostro Dna. Questo vaccino manda un codice che entra nelle nostre cellule, fa produrre una proteina, e si distrugge. Non entra in contatto con il nostro Dna. È davvero una tecnologia sicura.