Covid, nel bollettino giornaliero saranno conteggiati anche i tamponi antigenici

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Lo ha riferito Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute, dopo una riunione straordinaria della stessa Commissione a cui ha partecipato anche il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza

Una novità in arrivo per quanto riguarda il bollettino nazionale, diffuso quotidianamente dal Ministero della Salute e riguardante i dati aggiornati dei nuovi contagi da coronavirus nel nostro Paese. E’ stata comunicata da Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute e riguarderà i tamponi antigenici, che verranno inseriti nel conteggio insieme ai tamponi molecolari, già segnalati nel consueto report giornaliero.

Riallineare il bollettino nazionale

“Accolgo con soddisfazione la volontà espressa dal Ministero della Salute che ha comunicato di aprire la stesura della prossima circolare ministeriale sull’utilizzo dei test antigenici al contributo delle Regioni e di riallineare il bollettino nazionale ai dati comprensivi anche dei test antigenici”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito di Regione Piemonte. “E’ molto importante che su questi temi venga ricercata il più possibile la condivisione delle Regioni, così come non si vengano a creare fraintendimenti sui dati”, ha spiegato Icardi, al termine della riunione straordinaria della stessa Commissione Salute a cui ha partecipato anche il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza.

I test antigenici

I test antigenici, come riporta anche il sito di “Fondazione Veronesi”, ricercano la presenza di proteine virali in grado di legarsi ad anticorpi. “La positività o meno è come una sorta di segnale on-off”, sono effettuabili su un campione prelevato tramite tampone o attraverso la saliva ed il risultato è abbastanza immediato, non necessitando di personale sanitario e di strumenti di laboratorio. Oltre ad essere contenuto nei costi, questa tipologia di test può essere utilizzata in situazioni dove è importante eseguire la verifica con rapidità ed in molti soggetti. Come per i test molecolari rapidi, in cui si ricerca il materiale genetico del virus, “il limite è rappresentato dall'affidabilità, ancora da migliorare”, spiegano gli esperti.

“Uno straordinario strumento per la tempestiva individuazione dei contagi”

“L’utilizzo dei test antigenici si è rivelato uno straordinario strumento per la tempestiva individuazione dei contagi”, ha osservato ancora Icardi, “e lo stesso Istituto superiore di Sanità, in linea con quanto previsto dal Decreto che definisce i criteri per monitorare il rischio sanitario, tiene conto nel Report settimanale sia dei test molecolari che di quelli antigenici”, ha detto. “Il Piemonte si è sempre mosso su questo fronte con assoluto rigore e nel rispetto delle norme, perciò ha accolto con stupore l’esclusione dal Bollettino nazionale dei test antigenici, una situazione che finisce con il prestarsi a miserabili speculazioni statistiche e politiche”, si legge ancora nel comunicato. “Sono contento che a questa anomalia comunicativa il Ministero abbia deciso di porre mano con il ripristino dei dati nei termini che garantiscano la migliore trasparenza. Così come non sarà di poco conto la possibilità, per le Regioni, di partecipare alla stesura della prossima circolare ministeriale sull’utilizzo dei test antigenici alla luce delle singole esperienze territoriali”, ha poi concluso l’assessore.

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