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Pfizer: nostro vaccino efficace al 90%. Von der Leyen: 300 mln di dosi per Ue

Salute e Benessere
©Getty

La fase tre della sperimentazione, ancora in corso, della cura anti Covid-19 sviluppata da Pfizer e Biontech ha dato risultati positivi. E il colosso farmaceutico prevede 15-20 milioni di dosi entro l'anno. "Notizie incoraggianti, ma serve prudenza", ha scritto su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza. Intanto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha annunciato a breve la firma del contratto coi due colossi per l'arrivo di 300 milioni di dosi in Ue

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Il vaccino sviluppato congiuntamente da Pfizer e Biontech è risultato efficace al 90% contro l’infezione da Covid-19 durante la fase tre dello studio, che è ancora in corso. Lo hanno annunciato oggi, lunedì 9 novembre, le due aziende. Secondo i risultati preliminari, dopo 28 giorni dalla prima dose e sette dalla seconda i pazienti hanno beneficiato degli effetti della cura. “La prima serie di risultati della nostra fase 3 di sperimentazione del vaccino anti Covid-19 fornisce la prova iniziale della capacità nel  prevenire il coronavirus" ha dichiarato il presidente e CEO di Pfizer, Albert Bourla. "È stato fatto un significativo passo avanti nel fornire alle persone di tutto il mondo una svolta necessaria per porre fine a questa crisi sanitaria globale”.

Fino a 300 milioni di dosi per l'Europa

La notizia è stata accolta con soddisfazione anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Ottime notizie da Pfizer e BioNTech sui risultati positivi della loro sperimentazione clinica per un vaccino contro il Covid-19. La scienza europea funziona! La Commissione presto firmerà un contratto con loro per avere fino a 300 milioni di dosi. Continuiamo a proteggerci a vicenda nel frattempo", ha scritto su Twitter

L’ultima tappa della sperimentazione

Nonostante siamo emersi i primi (positivi) risultati, il vaccino contro il coronavirus di Pfizer e Biontech si trova in fase 3, ovvero l'ultima prima che i produttori possano presentare una domanda per la sua omologazione. L'efficacia, hanno spiegato le due aziende, è stata misurata paragonando l'effetto sui partecipanti contagiati a cui è stata iniettata la cura, con quello presentato da chi ha invece ricevuto la somministrazione di un placebo, “sette giorni dopo la seconda dose e 28 giorni dopo la prima”. Così hanno comunicatro i ricercatori ripresi dalle agenzie di stampa.

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Entro il 2021 le prime dosi

Il colosso farmaceutico Pfizer prevede di produrre entro la fine dell'anno una quantità di dosi del suo vaccino anti Covid-19 sufficienti a immunizzare dai 15 ai 20 milioni di persone. Lo hanno detto i vertici della casa farmaceutica, rendendo pubblici i dati sulla sperimentazione del vaccino, rivelatosi fortemente efficace al 90% nel corso della fase tre dello studio. Pfizer ha sviluppato la cura insieme alla tedesca Biontech e prevede di chiedere alla Food and Drug Administration l'autorizzazione di emergenza al vaccino entro la fine di novembre. Cioè dopo aver raccolto i due mesi di mesi dati necessari a garantirne la sicurezza.

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Il commento del ministro Speranza

Intanto, a commento delle ultime novità riguardanti la corsa al vaccino contro il Covid-19, è arrivato anche un post su Facebook del ministro della Salute, Roberto Speranza. "Le notizie di oggi sul vaccino anticovid sono incoraggianti. Ma serve ancora tanta prudenza. La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l’emergenza. Nel frattempo non dobbiamo mai dimenticare che i comportamenti di ciascuno di noi sono indispensabili per piegare la curva", ha scritto. 

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Il giudizio dell'Oms e di Fauci

Giudizi positivi sono arrivati anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e da super esperti mondiali, come Anthony Fauci. "Notizie incoraggianti": così ha definito quelle riguardanti il vaccino di Pfizer, Tedros Adhanom Ghebreyesus direttore dell'Oms. L'efficacia del vaccino di Pfizer è stata giudicata "straordinaria", inoltre, da Fauci, super esperto americano di malattie infettive, secondo cui questo vaccino avrà un importante impatto sulla risposta al Covid-19

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