Covid-19, l’ordine dei medici accoglie con favore le nuove misure

Salute e Benessere

Filippo Anelli, il presidente di Fnomceo ha definito i nuovi provvedimenti “opportuni”, in quanto permettono di intervenire dove il coronavirus non è sotto controllo

Filippo Anelli, il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), ha accolto con favore le misure introdotte dal governo tramite il nuovo Dpcm. Dal suo punto di vista si tratta di “provvedimenti opportuni, che vanno nella giusta direzione: quella della mediazione tra l’esigenza di non sfaldare il tessuto produttivo del Paese e quella di assumere provvedimenti più drastici laddove gli indicatori dimostrino che il virus non è sotto controllo e i sistemi sanitari non siano in grado di reggere al suo impatto. Diamo atto al Governo di aver tenuto in debito conto le preoccupazioni dei medici”.

Filippo Anelli durante la Convention Fiaso 2018 a Palazzo dei Congressi all'Eur, Roma 08 Novembre 2018.
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Filippo Anelli, il presidente della Federazione degli Ordini dei medici italiani - ©Ansa

“Necessario un monitoraggio costante della situazione”

Per Anelli “ora più che mai è necessario un monitoraggio costante e preciso della situazione per individuare e arginare i nuovi focolai e le situazioni di criticità”. “Riponiamo la nostra piena fiducia nel Ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché adotti i provvedimenti più opportuni laddove la situazione epidemiologica dovesse peggiorare. Inoltre, vanno pensati e messi a sistema interventi sull’organizzazione dei sistemi sanitari, per renderli flessibili e pronti a rispondere alla seconda ondata”, aggiunge. 

 

Le preoccupazioni nei confronti della seconda ondata

Solo pochi giorni fa, Filippo Anelli aveva espresso le preoccupazioni della Federazione degli Ordini nei Medici nei confronti della seconda ondata di Covid-19. “Temiamo che questa seconda ondata non sia una mareggiata, ma uno tsunami che potrebbe travolgere il sistema sanitario”, aveva spiegato, per poi chiedere al Governo delle misure più aggressive. Quest’ultime sono state introdotte con l’ultimo Dpcm, che ha assegnato a ogni regione italiana un colore in base al livello di rischio (da giallo a rosso). Nella stessa occasione, Anelli aveva spiegato che “il problema oggi riguarda del tenuta del sistema sanitario, perché l’occupazione progressiva dei posti da parte dei malati di Covid-19 riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così, la situazione potrebbe sfuggirci di mano”.

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