L’obiettivo è cercare di evitare il collasso del sistema sanitario, messo a dura prova dalla nuova ondata di contagi
In Belgio il bilancio della pandemia di coronavirus si aggrava sempre di più, tanto da costringere diversi ospedali di Liegi a richiamare in corsia i medici (asintomatici) positivi al Covid-19. È stato Philippe Devos, il capo dell’Associazione belga dei sindacati dei medici, a rivelarlo alla Bbc. Nel Paese europeo, circa un quarto del personale medico è stato colpito dal virus, rendendo la situazione piuttosto complicata da gestire. Nella stragrande maggioranza dei centri sanitari sono stati annullati tutti gli interventi chirurgici non urgenti ed è iniziato il trasferimento dei pazienti meno gravi in altre strutture. Nell’ultima settimana, il Belgio ha registrato una media di 13.052 nuovi contagi, diventando il Paese europeo più colpito dalla seconda ondata di Covid-19.
La volontà di evitare il collasso del sistema sanitario
Pur ammettendo che richiamare in corsia i medici positivi mette i pazienti a rischio di contrarre il virus, Devos ha spiegato che non esistevano alternative per evitare il collasso del sistema sanitario nel giro di pochi giorni. L’esperto ha definito la situazione “catastrofica”. Le sue parole fanno eco a quelle di Frank Vandenbroucke, il ministro della Salute belga, che ha avvertito il Paese dell’arrivo di “uno tsunami di infezioni” e ha sottolineato come le autorità non riescano più a “tenere sotto controllo ciò che sta accadendo”. Oltre ad essere la nazione europea col più alto tasso di contagi, il Belgio ha anche una percentuale piuttosto alta di letti in terapia intensiva occupati.
Le restrizioni introdotte in Belgio
Per cercare di affrontare la nuova ondata di contagi, il Governo belga ha introdotto delle nuove restrizioni negli ultimi giorni. In particolare è stata vietata la vendita di alcolici dopo le 20:00 e i bar e i ristoranti sono stati chiusi per un mese. È stato fissato anche un coprifuoco da mezzanotte alla cinque del mattino. Inoltre, ognuno può incontrare solo una persona esterna al proprio nucleo familiare.