Lo ha riferito il direttore per le emergenze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Michael Ryan, a proposito del recente e vertiginoso aumento dei casi nel continente europeo. Nella metà dei 48 Paesi dell'area Europa che fanno parte dell'Agenzia dell'Onu, i casi di Covid-19 sono aumentati del 50%, ha sottolineato
I numeri legati ai contagi di coronavirus, per quanto riguarda l’Europa, destano preoccupazioni tra gli esperti. Secondo il direttore per le emergenze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Michael Ryan, il recente e vertiginoso aumento dei casi nell'emisfero settentrionale è legato al fatto che le persone entrate in contatto con un contagiato "non sono state messe in quarantena per un periodo adeguato". L’esperto dell’Oms ha sottolineato come questo processo non sia “accaduto ovunque e in modo sistematico”, ma si è detto “convinto che sia la principale ragione per la quale stiamo vedendo dei numeri così alti". Nella metà dei 48 Paesi dell'area Europa che fanno parte dell'Agenzia dell'Onu, ha spiegato ancora Ryan, i casi di Covid-19 sono aumentati del 50%.
Il caso dell’Irlanda
Intanto, proprio l’emergenza attuale del continente europeo, ha costretto l'Irlanda ad annunciare il ritorno al lockdown, con le scuole che però resteranno aperte. L'Irlanda, primo Paese dell'Unione Europea a riproporre la misura restrittiva, riproporrà la chiusura quasi totale per contenere i contagi da coronavirus dalla mezzanotte di mercoledì. Con le nuove misure adottate dal Governo nazionale, resteranno chiusi i negozi non essenziali, mentre bar e ristoranti potranno funzionare solo attraverso l’asporto. Il premier Micheal Martin ha commentato la scelta sottolineando come i segnali che si potesse arrivare ad una situazione grave nelle settimane a venire erano "troppo forti" per essere ignorate.
La situazione nel Galles e in Russia
Non solo l’Irlanda riaprirà al lockdown. Da venerdì, infatti, anche il Galles applicherà per due settimane le restrizioni più stringenti per limitare l’emergenza sanitaria. Qui fin ad oggi, su 3,136 milioni di abitanti sono stati registrati 35.628 contagi, di cui quasi 1.000 solamente dopo l’ultimo bollettino, diramato ieri, 19 ottobre, Sono stati, in tutto, 1.711 i decessi. Inoltre, anche amministrazioni locali della regione di Manchester, in Inghilterra, stanno lavorando per trovare un accordo con il governo britannico sull'introduzione delle restrizioni anti-Covid previste dal livello di allerta 3, al momento non ancora concesse. Un altro caso critico è quello della Russia che ha fatto registrare il nuovo record di contagi con 15.982 casi, rilevati nelle ultime 24 ore. Del totale, ben 5.376 sono stati individuati nella città di Mosca. Il sindaco della capitale, Sergej Sobjanin, ha escluso l’attuazione del lockdown o del coprifuoco. In totale, nel mondo e secondo il conteggio della Johns Hopkins University, i contagi hanno superato quota 40 milioni e 300mila, mentre le vittime sono arrivate a più di 1 milione e 100mila. Nell'ultima settimana sono stati registrati più di 2,5 milioni di contagi, l'aumento settimanale più alto da quando il virus è emerso in Cina alla fine del 2019.