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Coronavirus, il Remdesivir non dà nessun beneficio. Lo dice l’Oms

Salute e Benessere

Il farmaco, utilizzato anche per curare Trump, è stato bocciato dal Solidarity Therapeutics Trial, coordinato dall'Organizzazione mondiale della sanità: “Piccolo o inestistente effetto” nella cura al Covid-19. Vale lo stesso per l'idrossiclorochina

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Nessun beneficio, o comunque minimo, dal Remdesivir nel trattamento dei pazienti con coronavirus. Lo scrive L'Organizzazione mondiale della sanità in un comunicato in cui si legge che “i risultati ad interim del Solidarity Therapeutics Trial, coordinato dall'Oms, indicano che il remdesivir, l'idrossiclorochina, la combinazione lopinavir/ritonavir e i regimi a base di interferone sembrano avere un piccolo o inesistente effetto sulla mortalità a 28 giorni o sul decorso ospedaliero del Covid-19 tra i pazienti ricoverati". Tra i “bocciati” quindi anche il Remdesivir, uno dei due farmaci approvati in Europa contro il coronavirus che è stato usato recentemente per curare il presidente Usa Donald Trump.

Lo studio dell’Oms

L’organizzazione, in una nota, spiega che “in soli sei mesi” è stato condotto il più grande studio di controllo randomizzato al mondo sulla terapia per il Covid-19. Le prove conclusive hanno generato risultati provvisori che sono stati pubblicati sulla piattaforma preprint MedRxiv. Il Solidarity Therapeutics Trial ha stabilito che “Remdesivir, idrossiclorochina, lopinavir/ritonavir e interferone sembravano avere poco o nessun effetto” sulle terapie per i pazienti ricoverati con il coronavirus. Lo studio ha coinvolto più di 30 paesi, ha esaminato gli effetti di questi trattamenti sulla mortalità complessiva, l'inizio della ventilazione e la durata del ricovero ospedaliero in pazienti ricoverati. “Altri usi dei farmaci, ad esempio nel trattamento di pazienti nella comunità o per la prevenzione, dovrebbero essere esaminati utilizzando analisi diverse” si legge.

 

Remdesivir utilizzato per curare Trump

A ottobre, dopo essere risultato positivo al coronavirus, il presidente Donald Trump è stato ricoverato al Walter Reed, un ospedale militare. La cura avrebbe previsto, come spiegato in una lettera dal suo medico personale Sean P. Conley, un "cocktail" a base di due diversi anticorpi policlonali fornito da Regeneron e anche la somministrazione del Remdesivir. A luglio gli Stati Uniti aveano anche acquistato quasi l’intera produzione estiva e autunnale farmaco, inizialmente studiato per l’Ebola.