Scoperta una spia della fertilità maschile nel Dna mitoncondriale

Salute e Benessere

Secondo i ricercatori dell’Università del Massachusetts ad Amherst, questo risultato potrebbe offrire alla comunità scientifica nuovi strumenti per diagnosticare l’infertilità negli uomini

I ricercatori dell’Università del Massachusetts ad Amherst hanno individuato negli spermatozoi una spia che può prevedere la salute riproduttiva maschile e il successo ai fini di ottenere una gravidanza. Questo importante risultato, descritto sulla rivista Human Reproduction, potrebbe offrire alla comunità scientifica nuovi strumenti per diagnosticare l’infertilità negli uomini. “Negli ultimi 10-20 anni, ci sono stati importanti progressi nella comprensione delle funzioni molecolari e cellulari degli spermatozoi. Tuttavia, la diagnosi dell’infertilità maschile non è cambiata da decenni”, spiega Richard Pilsner, il coordinatore della ricerca.

Il marcatore nel Dna mitocondriale

Nel corso dello studio, il team di ricerca ha scoperto la presenza di un marcatore nel Dna mitocondriale, ossia il materiale genetico dei mitocondri che si eredita da parte della madre. In circostanze normali, il numero di copie del Dna mitocondriale negli spermatozoi diminuisce fino a dieci volte nel corso del processo di formazione delle cellule sessuali maschili, per garantire che sia basso durante la fecondazione. Nel corso di alcune ricerche svolte in passato sull’infertilità maschile, Richard Pilsner aveva scoperto che l’aumento del numero di copie del Dna mitocondriale negli spermatozoi è associato a una ridotta qualità degli stessi e a minori probabilità di fecondazione. “Il passo logico successivo è stato determinare se le associazioni tra i marcatori mitocondriali e la fecondazione potessero essere estese alla popolazione generale”, spiega l’autore dello studio.

 

Lo svolgimento dello studio

Per trovare una risposta a questo interrogativo, Pilsner e gli altri ricercatori hanno preso in esame i dati dello studio Life (Longitudinal Investigation of Fertility and the Environment), nel corso del quale sono state reclutate 501 coppie americane per esaminare le relazioni tra stile di vita e fertilità. L’analisi ha permesso di scoprire che gli uomini con un numero più alto di copie di Dna mitocondriale negli spermatozoi avevano fino al 50% in meno di probabilità di fecondazione in generale e il 18% in meno di probabilità di fecondazione entro 12 mesi. Anche se saranno necessarie ulteriori ricerche per ottenere una migliore comprensione del fenomeno, Pilsner ritiene che il risultato ottenuto sia sufficiente per arrivare allo sviluppo di strumenti più efficaci per predire la fertilità maschile.

approfondimento

Fertilità maschile, trovata la proteina che “accende” gli spermatozoi

Salute e benessere: Più letti