Mal d’auto: scoperto un nuovo metodo per ridurre la cinetosi

Salute e Benessere

I ricercatori dell’Università di Warwick hanno dimostrato che eseguendo specifici esercizi visuospaziali il cervello può essere allenato per ridurre il mal d’auto

Migliorare le proprie capacità visuospazioli, tramite esercizi appositi, può essere utile per ridurre il mal d’auto

A suggerirlo sono i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Warwick, che ha messo a punto un nuovo metodo utile per contrastare la cinetosi. Nello specifico, i ricercatori hanno dimostrato che eseguendo specifici esercizi visuospaziali il cervello può essere allenato per ridurre il mal d’auto. Effetto che potrebbe rivelarsi particolarmente utile con l’avvento dei veicoli a guida autonoma, che secondo gli autori aumenteranno la probabilità e la gravità dell'insorgenza della cinetosi per molti viaggiatori in auto. 

 

Il nuovo metodo contro il mal d’auto

 

La cinetosi, comunemente chiamata mal d’auto, è uno stato di malessere molto diffuso, causato dall’ipersensibilità del centro dell'equilibrio posto all'interno dell'orecchio, che tende a presentarsi in tutte le situazioni di movimento passivo.   

Chi ne soffre (una persona su tre), quando in viaggio sui mezzi di trasporto, può presentare uno o più sintomi, quali, pallore, sbadigli, sudorazione fredda, nausea e talvolta vomito. 

Per ridurre la suscettibilità alla cinetosi, gli esperti hanno messo a punto un nuovo metodo, basato su esercizi visuospaziali, i cui effetti sono stati testati su un campione composto da 42 persone. Nel corso dello studio, descritto nel dettaglio sulle pagine della rivista specializzata Applied Ergonomics, ai partecipanti è stato chiesto di dedicare 15 minuti al giorno, per due settimane, all’esecuzione di varie attività di formazione visuospaziale con carta e penna. Al termine del follow-up, gli esperti tramite un test eseguito all’interno di un simulatore WMG 3xD, in grado di emulare quanto potrebbe accadere in un veicolo a guida autonoma, hanno valutato la cinetosi dei partecipanti, confrontando i risultati con quelli ottenuti dallo stesso test eseguito a inizio esperimento.  

I risultati dello studio

 

È così emerso che le abilità visuospaziali del campione sono migliorate in media del 40%. Questo aumento della capacità visuospaziale si è dimostrato direttamente responsabile di una riduzione della cinetosi del 51% nel simulatore di guida e del 58% nella prova su strada.

“Speriamo che in futuro si possa ottimizzare un metodo breve immaginando che quando qualcuno sta aspettando un test drive per un nuovo veicolo autonomo possa sedersi nello showroom e fare alcuni “puzzle di allenamento del cervello” su un tablet, riducendo così il rischio di andare incontro al disturbo. È probabile che questo metodo possa essere utilizzato anche per il mal di mare per il personale o i passeggeri delle crociere”, ha precisato Joseph Smyth, principale autore dello studio.

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