Mascherine a scuola, Richeldi: “Serve una misura realistica”

Salute e Benessere

Il presidente della Sip (Società italiana di Pneumologia) ipotizza che gli studenti potrebbero indossarla solo quando si alzeranno dai banchi e si troveranno più vicini tra loro

Dopo Massimo Galli, anche Luca Richeldi, direttore dell'Uoc di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha parlato dell’imminente ritorno a scuola e delle misure di sicurezza che dovranno essere adottate. “Non è realistico pensare che gli studenti indosseranno sempre la mascherina”, ha dichiarato nel corso di un intervento ad Agorà Estate, su Rai 3. “Bisogna trovare una misura di buon senso. Per esempio, si potrebbe pensare di farla indossare ai ragazzi quando non sono seduti e possono arrivare a una distanza attraverso la quale potrebbe essere trasmissibile il virus. Però è un tema ancora aperto a livello mondiale, non solo da noi”, ha aggiunto il presidente della Società italiana di Pneumologia (Sip).

 

I test sierologici per gli insegnanti

 

Per quanto riguarda i test sierologici ai docenti, per l’esperto serve “più informazione”. “Credo che per un insegnante la protezione degli alunni rappresenti una priorità assoluta”, ha aggiunto. “È importante che gli insegnanti sappiano che non sottoponendosi ai test sierologici facoltativi possono mettere a rischio la salute dei propri studenti: credo sia una responsabilità incompatibile con la loro missione. Per questo ritengo che vada fatta una campagna informativa più pressante”.

 

“Importante fare il vaccino antinfluenzale per non sovraccaricare le strutture”

 

Nel corso del suo intervento, Richeldi si è detto contrario a un’eventuale obbligatorietà del vaccino antinfluenzale, a cui ritiene preferibile una campagna comunicativa incentrata sull’importanza di ridurre la pressione sulle strutture sanitarie. “Se in autunno i pronto soccorso saranno pieni di persone con tosse e febbre, potrebbe diventare difficile distinguere i casi di influenza da quelli di Covid in tempi brevi. Questa situazione metterebbe il sistema sanitario sotto pressione critica”, ha spiegato. “La vaccinazione antinfluenzale è uno strumento importante per prevenire le forme cliniche più rilevanti. Non ci impedisce di entrate in contatto con l’agente patogeno e non ci mette sotto una gabbia di vetro. Semplicemente prepara un’immunità grazie alla quale quando incontriamo questo virus la forma clinica è minore, perché il nostro organismo è già preparato. Per questo l’antinfluenzale è molto importante per alcune categorie”. Per Richeldi, questo concetto dovrebbe essere spiegato alle persone nella maniera più chiara possibile. “È importante che i medici di medicina generale spieghino qual è lo scopo. Se faremo questa campagna, come sta facendo il Ministero della Salute, la stragrande maggioranza dei cittadini capirà e aderirà”, ha concluso l’esperto.

 

“Ora i test rapidi sono più affidabili”

 

Parlando dei test rapidi per il Covid-19, Richeldi ha spiegato che stanno iniziando a essere più affidabili. “Sono uno strumento utile quando è necessario ottenere un risultato in tempi brevi. Certo, il tampone permette di ottenere dei risultati più precisi e resta il test di riferimento per l’identificazione dei casi, la quarantena e l’isolamento”.

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