Oms: “Il coronavirus non si comporta in modo stagionale”

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A dirlo è stata Margaret Harris, portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, nel corso di un briefing virtuale tenutosi a Ginevra. Quella che stiamo vivendo, secondo l’esperta, è "una grande ondata non stagionale che andrà su e giù"

Il coronavirus non si comporta in modo stagionale come l’influenza: infatti, la pandemia di Covid-19 che stiamo vivendo sarà "una grande ondata non stagionale che andrà su e giù". E’ questo il parere della portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Margaret Harris, emerso nel corso di un briefing virtuale tenutosi a Ginevra. "La gente sta ancora pensando alle stagioni. Ciò di cui tutti abbiamo bisogno è comprendere che si tratta di un nuovo virus che si comporta in modo diverso", ha aggiunto Harris, sollecitando sempre di più l'applicazione di misure per rallentare la trasmissione dello stesso nel mondo.

Tenere la curva piatta

La portavoce dell'Oms, così come riferisce un articolo apparso sul The Guardian, ha messo dunque in guarda i cittadini dal pensare alla pandemia in termini di ondate, anche perchè il Covid-19 non tende a seguire l'andamento delle stagioni: "La cosa migliore è cercare di tenere la curva dei contagi piatta e trasformarla in qualcosa che sfiori appena i nostri piedi", ha poi aggiunto l'esperta.

I dati dell’Europa centro-orientale

Intanto, come riportano i dati aggiornati al 27 luglio sempre dall’Oms, sono più di ventimila i decessi per Covid-19 nell'Europa centro-orientale dall'inizio della pandemia: il totale di morti in quest’area tocca quota 20.163. A registrare il numero più alto di decessi è la Germania, che al 27 luglio ha toccato il numero di 9.118 morti, seguita a distanza dalla Romania (2.187 vittime collegate al virus), uno dei Paesi della regione più colpiti dall'epidemia, in particolare nelle ultime settimane. Quindi ecco Polonia (1671), Ucraina (1616), Moldova (740), Austria (712), Ungheria (596), Serbia (534), Bielorussia (524), Macedonia del Nord (460), Repubblica Ceca (371) e Bulgaria (340), mentre tutti gli altri Stati dell'area hanno registrato finora meno di 300 morti. In rapporto alla popolazione, è invece la Macedonia del Nord il Paese dell'Europa centro-orientale e dei Balcani ad aver registrato più decessi per Covid-19 ogni milione di abitanti (221), contro i 580 dell'Italia. In questa classifica ci sono poi Moldova (183), Romania (113), Germania (110), Kosovo (92), Bosnia-Erzegovina (81), Austria (80), Serbia (77), Montenegro (68), Ungheria (61), Slovenia (56), Bielorussia (55), Estonia (49), Albania (48), Polonia (44) e Ucraina (38). Dall’altra parte della classifica, ecco la Slovacchia (solo 5 decessi per milione), la Lettonia (16) e la Grecia (19).

GENOA, ITALY - JULY 24: Recovered Coronavirus patient Remo Giacometti, 72-years-old, is comforted by a medical staff as he uses an exercise bike at the Department of Rehabilitative Cardiology of ASL 3 Genova on July 24, 2020 in Genoa, Italy. Remo, who has been an underwater diver for many years, suffers from respiratory diseases that force him to use an oxygen cylinder to breathe. Because of Covid-19 he remained in hospital for three months. There is an estimated 14 million confirmed Coronavirus cases worldwide, with a reported 8 million recovering patients. In 80 percent of COVID-19 cases, recovery is complicated, leaving physical and psychological consequences that do not easily subside or allow survivors to return to normal life. The first Covid veterans gym, a project of Genoa's ASL 3 and rehabilitation cardiology department directed by cardiologist Piero Clavario, aims to address this. Designed to reactivate the heart, muscles and lungs, the gyms rehabilitation process gives patients a 2-month protocol, overseen by a staff of four doctors, three nurses, one psychologist and a physiotherapist. Of approximately 700 patients who were previously hospitalized with Covid, 100 patients were selected to participate in the gym, with the first 12 patients now six weeks into their rehabilitation process. Treatment is designed to combat numerous effects of the disease. Half of all patients hospitalized for Covid will be left with lung fibrosis, causing difficulty breathing. The nervous system is also affected as evidenced by the loss of taste and smell. Meanwhile 80 percent of patients suffer cognitive impairments such as memory loss and orientation difficulties, 40 percent show symptoms of depression and others experience chronic fatigue and rapid weight loss. (Photo by Marco Di Lauro/Getty Images)

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