Coronavirus, ogni giorno 12 mila persone rischiano di morire di inedia

Salute e Benessere

Questo dato, che supera il numero medio di morti causate ogni giorno da Sars-CoV-2, emerge dal rapporto “Il virus della fame”, redatto da Oxfam

Dal rapporto “Il virus della fame”, redatto da Oxfam, emerge che entro la fine del 2020, 12 mila persone al giorno potrebbero morire a causa della fame innescata dalla pandemia di Covid-19 (segui la DIRETTA di Sky TG24). Un dato preoccupante, che supera persino il numero medio delle morti causate ogni giorno dal coronavirus Sars-CoV-2 (circa 10 mila). Oxfam sottolinea che entro la fine dell’anno 121 milioni di persone in più potrebbero ritrovarsi senza nulla da mangiare per lunghi periodi di tempo, per via dell’impatto della crisi economica e sociale legata alla pandemia.

Milioni di persone potrebbero patire la fame

 

Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia, spiega che nei prossimi mesi oltre 270 milioni di persone – che già lottano per sopravvivere a guerre, disuguaglianze e cambiamenti climatici – potrebbero finire nella morsa della fame cronica. Si tratterebbe di un aumento dell’82% rispetto al 2019. “Allo stesso tempo, le 8 più grandi aziende dell’alimentare hanno provveduto a versare ai propri azionisti ben 18 miliardi di dollari, a partire da quando l’epidemia ha cominciato a diffondersi nel mondo lo scorso gennaio. Una cifra 10 volte superiore a quella che le Nazioni Unite stimano come necessaria per prevenire la nuova ondata di fame generata dal Covid-19. Inoltre, è necessario ricordare che più di 305 milioni di posti di lavoro sono andati perduti. Questo non farà altro che alimentare la forbice delle disuguaglianze economiche e sociali spingendo sempre più persone in povertà”, aggiunge Petrelli. 

 

I Paesi più a rischio

 

Le conseguenze della pandemia potrebbero essere particolarmente rilevanti nei 10 Paesi in cui si trova il 65% delle persone colpite da grave denutrizione. Si tratta di Nazioni povere e in preda a conflitti come lo Yemen, la Siria e l’Afghanistan, o a medio reddito, come l’India, il Sudafrica e il Brasile (dove attualmente le persone contagiate dal Covid-19 sono un milione e 600 mila).

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