I benefici delle spezie, possono aiutare a ridurre l'infiammazione

Salute e Benessere

Lo ha scoperto uno studio dei ricercatori della Pennsylvania State University che si sono serviti di una miscela di sei grammi che conteneva basilico, alloro, pepe nero, cannella, coriandolo, cumino, zenzero, origano, prezzemolo, peperoncino, rosmarino, timo e curcuma

L'aggiunta di una serie di spezie al proprio pasto è un modo consigliato per renderlo spesso più gustoso, ma una nuova ricerca, condotta da esperti della Pennsylvania State University e pubblicato sullla rivista scientifica “Journal of Nutrition”, ha suggerito che potrebbe apportare anche benefici per la salute, riducendo l’infiammazione dell'organismo.

La miscela di spezie

All’interno di uno studio randomizzato e controllato sull'alimentazione, i ricercatori hanno scoperto che quando i partecipanti mangiavano un pasto ricco di grassi e carboidrati con sei grammi di miscela di spezie aggiunti, questi manifestavano marcatori di infiammazione più bassi rispetto a quando consumavano un pasto con meno o nessuna di queste spezie. In particolare, gli esperti hanno utilizzato per la loro ricerca una miscela che conteneva basilico, alloro, pepe nero, cannella, coriandolo, cumino, zenzero, origano, prezzemolo, peperoncino, rosmarino, timo e curcuma. "Se le spezie sono appetibili è anche vero che potrebbero essere un modo per rendere più salutare un pasto ricco di grassi o carboidrati", ha spiegato Connie Rogers, professore associato di Scienze nutrizionali e tra i principali autori dello studio. "Non possiamo specificare, in base alla nostra ricerca, se i benefici derivino da una spezia in particolare, ma questa miscela specifica sembra davvero essere utile", ha aggiunto l’esperta.

Gli step della ricerca

Per lo studio, i ricercatori hanno reclutato 12 uomini di età compresa tra i 40 e i 65 anni, in sovrappeso o obesi e con almeno un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. In ordine casuale, ogni partecipante ha mangiato tre versioni di un pasto ricco di grassi saturi e carboidrati in tre giorni separati: uno senza spezie, uno con due grammi di miscela di spezie e uno con sei grammi di miscela di spezie. I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue prima e dopo ogni pasto, ogni ora per quattro ore per misurare i parametri infiammatori. Dopo aver analizzato i dati, gli esperti hanno scoperto che le molecole infiammatorie chiamate “citochine” sono state ridotte dopo il pasto contenente sei grammi di spezie rispetto al pasto che ne conteneva due o nessuna. Sei grammi, hanno spiegato i ricercatori, si possono quantificare con approssimazione utilizzando un cucchiaino da caffè oppure un cucchiaio, a seconda di come le spezie sono disidratate.

Proprietà antinfiammatorie

I ricercatori hanno sottolineato che già alcune ricerche precedenti hanno collegato una varietà di spezie diverse, tra cui lo zenzero e la curcuma, a proprietà antinfiammatorie. Inoltre, in passato l'infiammazione cronica è stata associata a patologie come il cancro, le malattie cardiovascolari, il sovrappeso e l'obesità, che colpiscono circa il 72% della popolazione degli Stati Uniti. Più di recente, invece, i ricercatori hanno scoperto che l'infiammazione dell’organismo può aumentare dopo che una persona mangia quantità eccessive di grassi o zucchero. Anche se non è chiaro se questi eventi, legati a stati di infiammazione acuta, possano causare stati di infiammazione cronica, Rogers ha spiegato che si sospetta che possano giocare comunque un ruolo, specialmente nelle persone in sovrappeso o obese.

GettyImages-Zafferano

approfondimento

Il segreto dello zafferano svelato dopo un secolo

Salute e benessere: Più letti