Coronavirus, Oms sospende temporaneamente test sull’idrossiclorochina

Salute e Benessere

La decisione è stata annunciata da Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’agenzia specializzata dell’Onu, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra

Per timori legati alla sicurezza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i test sull’uso dell’idrossiclorochina per il trattamento del coronavirus Sars-CoV-2 (segui la DIRETTA di Sky TG24). Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, infatti, ha rilevato “un più alto tasso di mortalità tra i pazienti” trattati con questo farmaco. Ad annunciarlo è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’agenzia specializzata dell’Onu, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. La decisione di interrompere momentaneamente la sperimentazione nel gruppo di pazienti in trattamento con idrossiclorochina e clorochina nello studio Solidarity è arrivata al termine di un incontro del gruppo esecutivo dell’Oms.

 

Le preoccupazioni dell’Oms

 

Ghebreyesus ha sottolineato che gli altri gruppi del trial andranno avanti normalmente e che l’Oms fornirà un aggiornamento sulla situazione il prima possibile. “La nostra preoccupazione riguarda l’uso dell'idrossiclorochina e della clorochina contro Covid-19”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms. “Desidero ribadire che questi farmaci sono generalmente considerati sicuri per l’uso in pazienti con malattie autoimmuni o malaria”, ha concluso Ghebreyesus.

 

Le considerazioni del dottor Mike Ryan

 

Le preoccupazioni dell’Oms sull’uso dell’idrossiclorochina per il trattamento del coronavirus erano già state espresse dal dottor Mike Ryan nel corso di un briefing sul Covid-19 svolto cinque giorni fa. L’esperto aveva spiegato che l’efficacia del farmaco sull’agente virale non è ancora stata dimostrata. Al contrario, diversi studi mettono in guardia sui possibili effetti collaterali. 

 

Che cos’è l’idrossiclorochina?

 

L’idrossiclorochina è un farmaco comunemente usato per il trattamento della malaria, dei dolori reumatici e di malattie croniche come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico. Può dare luogo a effetti collaterali come vomito, mal di testa, alterazioni della vista, debolezza muscolare e, nei casi più gravi, reazioni allergiche. Di recente il suo utilizzo è stato associato anche a dei particolari casi di cardiotossicità. È per questa ragione che la Food and Drug Administration ne ha autorizzato l’utilizzo solo nei casi di emergenza.

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