Il coronavirus blocca la clownterapia ma il sorriso passa dal web

Salute e Benessere

La terapia del sorriso, molto importante per alleviare la degenza dei piccoli pazienti e dei loro famigliari, non può svolgersi in presenza, causa coronavirus. Ma c’è chi ha pensato di farlo ugualmente sfruttando la tecnologia, come Magicaburla Onlus, associazione che opera in tre ospedali romani

La clownterapia, conosciuta anche come terapia del sorriso, è l'applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l'umore dei pazienti, soprattutto più piccoli, familiari e accompagnatori. Strappare un sorriso per rendere meno problematica la degenza è l’obiettivo di tanti professionisti del settore, tra questi anche attori, improvvisatori, clown, ballerini e artisti che hanno scelto di dedicare parte del loro tempo e della loro professione a far sorridere i bambini e che fanno parte di Magicaburla Onlus, un’associazione di clownterapia che opera a Roma. Ma se l’attuale emergenza legata al coronavirus ha impedito che la clownterapia si svolgesse in corsia, gli stessi operatori hanno deciso di superare le difficoltà svolgendo comunque la loro attività tramite il web.

Accorciare le distanze

“La clownterapia è importante ed è a sostegno delle cure e delle terapie mediche come confermano molti studi sull’argomento”, si legge proprio sul sito dell’associazione che, come detto, lavora presso l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù nei reparti di oncoematologia e oncoematologia 2, presso il Day Hospital di oncoematologia e ancora presso la chirurgia, qui in collaborazione con la Fondazione Dottor Sorriso Onlus e poi ancora nel Policlinico Tor Vergata, all’interno degli ambulatori di alta specialistica pediatrica e al Sant’Eugenio, nel pronto soccorso pediatrico, all’interno del reparto di grandi ustioni. Per accorciare le distanze e portare un sorriso ai piccoli pazienti ma non solo, i clowndottori di Magicaburla Onlus raggiungeranno i bimbi online, attraverso la piattaforma di YouTube e quelle dei vari canali social. Sono previste infatti, oltre a videochiamate personalizzate, anche una serie di video caricati su Facebook e Instagram per mettere in contatto diretto clown e pazienti e far riscoprire ai bambini giochi e allegria.

Le iniziative proposte

 "Magicaburla Onlus è un'associazione nata nel 2008 e da allora non abbiamo mai smesso di portare la clownterapia in ospedali, scuole, centri di riabilitazione”, ha spiegato Cristiana De Maio presidente dell'associazione e clowndottore. “In questo momento non possiamo essere fisicamente presenti in ospedale a causa dell'emergenza sanitaria che il Paese sta affrontando, ma ciò non ci impedisce di continuare a diffondere la clownterapia tramite i mezzi che abbiamo a disposizione. Anzi, è ancora più forte il desiderio di sostenere i bambini che si trovano a vivere giornate di solitudine in condizioni già isolate e di sofferenza per accompagnarli nel loro percorso di guarigione", ha aggiunto. A questo proposito è nata la campagna “Il sorriso che abbraccia” che prevede la produzione di una serie di video per i ragazzi sui canali social, da cui i bambini possono attingere per fare la “comicoterapia passiva”, ovvero sorridere guardando i video. Come detto è nata poi anche l'iniziativa “30 Minuti di sorrisi”, un servizio gratuito di videochiamate, prenotabile, scegliendo giorno e ora, per giocare, ridere e stare in compagnia anche a distanza. Il servizio (riservato a bambini ricoverati, in cura domiciliare e in case di accoglienza) è disponibile due giorni a settimana. “La clownterapia migliora la qualità della degenza dei bambini ospedalizzati, aiuta i bimbi a superare la paura del 'camice bianco', riduce ansia e stress nei genitori, crea momenti di socializzazione tra medici, infermieri, genitori e bambini, è di sostegno nei momenti difficili e migliora l'umore dei bambini ricoverati stimolando la produzione di endorfine al fine di aumentare le loro difese immunitarie. Il sorriso e la risata, sono indispensabili per il nostro sistema immunitario", ha poi concluso De Maio.

VENICE, ITALY - MAY 06: Construction workers wearing protective masks sail a canal to arrive to their place of work on May 06, 2020 in Venice, Italy. Italy was the first country to impose a nationwide lockdown to stem the transmission of the Coronavirus (Covid-19), and its restaurants, theaters and many other businesses remain closed. (Photo by Simone Padovani/Awakening/Getty Images)

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