Coronavirus, l’Iss denuncia un pericoloso traffico online di farmaci

Salute e Benessere

Esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, scandagliando il web, hanno scoperto un mercato illegale che vende prodotti dannosi per la salute e non autorizzati. E l’Antitrust ha chiesto ai principali motori di ricerca di attivarsi contro questa pratica 

“Esiste un attivo mercato illegale del farmaco che sta sfruttando l'emergenza sanitaria per lucrare sulla salute e sulla paura della popolazione". Lo hanno dichiarato esperti dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del rapporto “Indicazioni relative ai rischi di acquisto online di farmaci per la prevenzione e terapia dell’infezione Covid-19 e alla diffusione sui social network di informazioni false sulle terapie”. Il rischio, dicono gli specialisti, è quello di assumere medicinali falsificati "che possono contenere sostanze tossiche che possono peggiorare la condizione clinica". Il rischio di acquistare via web da farmacie non autorizzate è anche economico, perchè le carte di credito utilizzate vengono spesso clonate e impiegate senza scrupoli per altri acquisti.

Il monitoraggio su web e social network

Come spiega un documento pubblicato sul proprio portale, un gruppo di ricercatori dell’ISS (Gruppo di Lavoro ISS Farmaci) ha condotto un monitoraggio sul web analizzando siti che propongono la vendita online di medicinali per il trattamento e la cura di Covid-19, scoprendo il proliferare di farmacie illegali che, “fraudolentemente, ad opera perlopiù di gruppi della criminalità organizzata, propongono ad ignari e malinformati cittadini rimedi per la prevenzione e la cura dell’attuale infezione da Sars-Cov-2”. Lo studio ha anche monitorato i social media, tra cui Facebook, Whatsapp, Twitter e alcuni video su YouTube per rilevare la diffusione di notizie ingannevoli.

I farmaci più richiesti

"Il paziente con sintomi lievi che non è ospedalizzato o il cittadino che potrebbe essere stato contagiato non devono seguire terapie o profilassi fai da te, acquistando farmaci online da siti non autorizzati", hanno precisato gli esperti. Ma quali sono i farmaci più richiesti sul web? In base al rapporto Arbidol, Kaletra, clorochina e idrossiclorochina sono i più reclamizzati per la cura della malattia da coronavirus. Cercando sul web sia il nome commerciale del farmaco sia il suo principio attivo, i ricercatori hanno scoperto ad esempio che l’Arbidol (umifenovir), antinfluenzale la cui efficacia contro Covid-19 non è dimostrata e che viene prodotto e approvato in Russia, ma non dalla Food and Drug Administration né dall’European Medicines Agency, viene venduto in vari dosaggi ad un costo che può arrivare anche ai 40 euro, da 10 farmacie extraterritoriali senza necessità di ricetta medica. Il Kaletra invece (lopinavir/ritonavir), farmaco ospedaliero utilizzato per il trattamento dell’HIV che necessita di ricetta non ripetibile, viene proposto in maniera fraudolenta come anti Covid-19 e venduto su più di 20 siti, il 60% dei quali non chiede la ricetta medica. In altri casi la ricetta viene chiesta e i siti in questione offrono, con un sovraprezzo, la possibilità di ottenere il farmaco online. E poi ancora al centro della truffa c’è spesso la clorochina, antimalarico che si può richiedere solo dietro prescrizione medica da chi si reca in zone a rischio malaria. Viene venduto online come rimedio certo anti-coronavirus, allo stesso modo dell’idrossiclorochina (Plaquenil), venduta illegalmente su un sito, con tanto di guida ai dosaggi.

Il lavoro dell’Antitrust

Intanto l'Antitrust ha chiesto ai gestori dei principali motori di ricerca e browser di attivarsi contro la vendita online non autorizzata di questa tipologia di farmaci. Tra questi, come si legge in una nota ufficiale, Google, Apple, Italiaonline, Microsoft , Verizon - Yahoo, Mozilla, DuckDuckGo. L’iniziativa fa seguito al monitoraggio della rete internet condotto anche dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza che “ha individuato 361 url corrispondenti a pagine web, banner o collegamenti ipertestuali introdotti malevolmente in siti riconducibili ad attività lecite, spesso di carattere medico o paramedico. Tali siti indirizzano verso una sessantina di farmacie abusive che promuovono e vendono medicinali con obbligo di ricetta, vantando una funzione curativa nei confronti del coronavirus".

Come acquistare in sicurezza

Le farmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere farmaci online, spiega infine l’ISS, devono rispettare scrupolosamente la normativa italiana in materia e dunque non possono vendere farmaci che necessitano di ricetta medica, devono avere una sede fisica e in ogni pagina web dedicata alla vendita online deve comparire il “logo comune”, un logo cioè condiviso da tutti i membri dell’Unione Europea, ma che in ogni singolo Paese riporta la bandiera nazionale. Cliccando sul tale icona si aprire la pagina del sito Ministero che mostra i dati della farmacia autorizzata e sempre sul portale istituzionale è possibile reperire l’elenco delle farmacie e degli esercizi commerciali autorizzati per la vendita sul web.  

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