Coronavirus, vaccino: “Serve un'iniziativa simile al Progetto Manatthan”

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Immagine di archvio (Agenzia Fotogramma)

A dirlo è Seth Berkley, il direttore esecutivo della Gavi Alliance, in un appello pubblicato sulla rivista Science, citando il celebre progetto che portò allo sviluppo del primo ordigno nucleare della storia 

Secondo Seth Berkley, il direttore esecutivo della Gavi Alliance, la realizzazione di un vaccino anti coronavirus richiederà uno sforzo paragonabile a quello profuso nel Progetto Manhattan, l’iniziativa che portò allo sviluppo del primo ordigno nucleare della storia e inaugurò la cosiddetta Big Science, di cui sono fulgido esempio il Progetto Genoma Umano e il Cern di Ginevra. “Un simile sforzo potrebbe salvare centinaia di migliaia di vite e aiuterebbe a prepararsi alle prossime pandemie”, spiega Berkley nell’appello lanciato sulla rivista specializzata Science.

Quanto bisognerà attendere per un vaccino?

Secondo Francesco Maria Avitto, direttore responsabile della rivista Popular Science, nei prossimi mesi la comunità scientifica riuscirà sicuramente a sviluppare un vaccino per il coronavirus, perché è un progetto sul quale stanno lavorando i migliori centri di ricerca, sia pubblici che privati, di tutto il mondo. “Ovviamente ci vuole del tempo per mettere a punto un nuovo vaccino, plausibilmente almeno un anno, perché va testato, va verificato se è efficace e sicuro e poi va messo in commercio”, ha spiegato l’esperto nel corso di un’intervista con Sky TG24. “L’Italia ha un’ottima tradizione per quanto riguarda la ricerca sui vaccini. Sono già in corso alcuni progetti. Per esempio l’ospedale Cotugno di Napoli ha avviato una collaborazione con un’azienda per mettere a punto un vaccino in tempi rapidi”, ha aggiunto Avitto. L’esperto ha sottolineato che i ricercatori italiani sono tra i migliori al modo e che nel Paese sono già state attivate alcune procedure di sperimentazione. In generale, la stima di un anno sembra mettere d’accordo.

Avviati i primi test sull’uomo in Cina

Recentemente, sono iniziati in Cina i primi test sull’uomo per un vaccino contro il coronavirus. I ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze mediche militari hanno ricevuto l’approvazione per cominciare la fase iniziale della sperimentazione. Nel corso della “fase 1” del test, dedicata alla sicurezza dell’uomo, saranno coinvolti 108 individui sani.

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