Coronavirus e trasmissione senza sintomi: cosa dicono gli esperti

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Misura della temperatura corporea per scovare il coronavirus (Getty Images)

Dopo un recente studio che ha rilevato un’alta carica virale anche nei soggetti senza segnali dell’infezione da coronavirus molti virologi concordano nel ritenere possibile anche una trasmissione asintomatica: ecco come e perché 

I primi casi di coronavirus in Italia e la scoperta di un primo focolaio a Codogno (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SUL VIRUS), in Lombardia, hanno riportato l’attenzione sulle modalità di trasmissione della malattia Covid-19 provocata dal virus SARS-CoV-2. Le discussioni su questo tema si concentrano in particolare su un aspetto: è possibile essere contagiati da una persona che non presenta i sintomi del nuovo coronavirus? (COSA C'È DA SAPERE SUL CORONAVIRUS) Dopo un primo caso di trasmissione asintomatica registrato in Germania, i virologi si sono mostrati concordi nel ritenere possibile il contagio anche da persone che non mostrano segni dell’infezione, anche se tuttora gli esperti sono alla ricerca di ulteriori risposte.

Coronavirus, come avviene un contagio asintomatico

Sul portale Medical Facts, il medico Roberto Burioni ha riportato i risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, secondo cui le quantità di virus presenti nel naso e nella gola di un soggetto asintomatico ma infetto dal coronavirus erano paragonabili a quelle delle altre persone analizzate, nelle quali invece si erano presentati i sintomi di Covid-19 (LA DIFFERENZA CON I SINTOMI DELL'INFLUENZA). Proprio in virtù di questa carica virale, quindi, è possibile essere contagiati anche in questi casi? Secondo l’esperto di malattie infettive Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, “il contagio asintomatico è tecnicamente possibile, anche se non abbiamo informazioni sul modo in cui la liberazione del virus possa avvenire in fase asintomatica”. Un simile periodo, privo di sintomi che indicano l’infezione, esiste infatti “per tutti i virus che colpiscono le vie respiratorie e dipende dalla quantità di virus presente nell’organismo”, spiega l’ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova Giorgio Palù. Per quanto riguarda la trasmissione, l’esperto afferma che “la diffusione di particelle virali avviene con l’emissione di aerosol anche parlando con una stretta contiguità, alla distanza di un metro”.

Persone infette possono risultare negative ai test

Sono diversi secondo gli esperti gli aspetti che rendono particolarmente difficile ridurre le possibilità di una trasmissione asintomatica. Secondo Palù questo può accadere anche nell’intervallo di tempo tra il contagio e la comparsa della febbre. In questa finestra, inoltre, è possibile che i test volti a individuare l’infezione da SARS-CoV-2 risultino negativi, poiché gli esiti dipendono dal punto in cui viene eseguito il prelievo attraverso tampone e da un eventuale passaggio del virus dalle vie aeree superficiali a quelle profonde. Per questi motivi, secondo il direttore dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona Antonio Lanzavecchia, “misure come la quarantena sono assolutamente necessarie” per evitare nuovi focolai, visto che “dal punto di vista biologico non si è infettivi solo quando si hanno i sintomi”, ma persino durante la convalescenza. Secondo Burioni e il collega Nicasio Mancini la scoperta di grandi quantità virali nelle mucose di naso e gola di soggetti asintomatici rappresenta la conferma che “anche chi non ha sintomi può trasmettere l’infezione” da coronavirus.

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