La dieta mediterranea favorirebbe un sano invecchiamento
Salute e BenessereA suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista specializzata Gut e condotto su un campione composto da 612 individui di età compresa tra i 65 e i 79 anni
La dieta mediterranea, nominata per il terzo anno consecutivo la migliore al mondo dalla rivista U.S. News & World Report, se seguita per per 12 mesi migliorerebbe il microbioma intestinale promuovendo un sano invecchiamento. Nello specifico andrebbe a intervenire modulando i batteri intestinali, riducendo la fragilità e migliorando la salute degli anziani.
A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto su un campione composto da over 65 residenti in Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Regno Unito.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Gut, gli esperti hanno analizzato nel dettaglio il microbioma intestinale di 612 individui di età compresa tra i 65 e i 79 anni. Nello specifico a 289 partecipanti è stato chiesto di seguire per 12 mesi una dieta “normale”, mentre la restante parte si è attenuta per lo stesso periodo a una dieta mediterranea detta Nu-Age, su misura per le persone anziane e particolarmente ricca di di frutta, verdura, noci, legumi, olive, olio e pesce e povera di carne rossa e grassi saturi. Tramite test eseguiti prima e al termine dello studio, gli esperti hanno analizzato l’evoluzione del microbioma dei partecipanti e gli effetti della dieta sull’intestino.
I risultati della ricerca
È così emerso che seguire per 12 mesi la dieta mediterranea comporterebbe una serie di effetti benefici per l’organismo umano, quali l’incremento dei batteri precedentemente correlati a vari indicatori di ridotta fragilità, come la velocità di deambulazione e la forza di presa della mano, il miglioramento delle funzioni cerebrali, come la memoria, e la riduzione della produzione di sostanze chimiche infiammatorie potenzialmente dannose. Tramite test più accurati, gli esperti hanno dimostrato che il piano alimentare Nu-Age ha alterato il microbioma intestinale dei partecipanti, incrementando la concentrazione dei batteri che producono acidi grassi a catena corta benefici e riducendo quelli che regolano lo sviluppo di acidi biliari particolari, la cui massiccia presenza determina un incremento del rischio di cancro intestinale, resistenza all'insulina, fegato grasso e danno cellulare. Gli effetti benefici della dieta mediterranea sono una conseguenza diretta dell’aumento dell’apporto di fibra alimentare, vitamine e minerali associati, quali C, B6, B9, rame, potassio, ferro, manganese e magnesio.